Cultura e Spettacoli

Quanta bella Italia tra amicizia e inclusione

Inutile girarci intorno. Quando esce un film Pixar le aspettative volano molto alte

Quanta bella Italia tra amicizia e inclusione

Inutile girarci intorno. Quando esce un film Pixar le aspettative volano molto alte. A maggior ragione per noi italiani, visto che questo Luca (già il titolo lo suggerisce), dal 18 visibile su Disney+, è ambientato nel nostro Paese. Ebbene, complimenti al regista esordiente Enrico Casarosa che ha avuto il coraggio di tirar fuori un prodotto decisamente agli antipodi rispetto a titoli come Soul, recente vincitore dell'Oscar. Luca è un film più semplice, lineare, meno introspettivo, sia nella storia, sia nello stile di animazione. Ed è un bene, perché è tornato ad essere un cartone a misura di bambino che sa comunque parlare anche agli adulti. Quasi un ritorno alle origini, quando il soggetto contava più dell'oggetto, deriva che sembrava non avere più argine, visti gli ultimi titoli. Invece il film, molto bello, di Casarosa (recuperate, se riuscite, il suo corto La luna) ha la capacità di incantare con uno stile di animazione insolito, unico, utilizzando poco del Dna tipico della Pixar. La storia di amicizia (raramente si è visto un così bel ritratto di questo sentimento di lealtà e fedeltà reciproca) nasce tra due mostri marini adolescenti, Luca Paguro e Alberto Scorfano che, durante un'estate italiana di tanti anni fa, escono allo scoperto dal mare, interagendo con gli abitanti di una cittadina della Riviera Ligure, l'inesistente Portorosso. Sono mutaformi, nel senso che fuori dall'acqua assumono le sembianze di due ragazzi, senza rivelare la loro vera natura. Ed è un bene, perché gli umani danno la caccia ai mostri. E qui, volendo, si potrebbe leggere un messaggio implicito sull'accettazione di chi sbarca da «clandestino». Luca e Alberto fanno quasi subito amicizia con l'ignara Giulia e i tre sfideranno, in una gara particolare di abilità, Ercole, il bullo del paese, per vincere una Vespa e andare così in giro per il mondo. È tutto un trionfo del Made in Italy, a partire dalla colonna sonora, rigorosamente tricolore, che propone molte canzoni d'epoca come Un bacio a mezzanotte o Fatti mandare dalla mamma; ma ci sono anche le trenette al pesto, il sole, il mare, i panorami suggestivi.

Chissà se questa svolta segnerà realmente l'inizio di un nuovo cammino in casa Pixar.

Commenti