Quasi quattrocento artisti per trovare diverse identità

Giuseppe T. Sciascia

Si è aperta ieri con Luca Beatrice, Marco Rebuzzi, Sandro Serradifalco nella prestigiosa sede della Scuola Grande della Misericordia di Venezia «Venezia Art Expo». Un incontro di culture che nasce con lo scopo di valorizzare l'attività artistica e stimolare il mercato dell'arte. Non è casuale che il logo della mostra sia il Ponte di Rialto. Dei quattro ponti che attraversano il Gran Canale, quello di Rialto è il più antico, parte dei sestieri di San Marco e di San Polo. Ma alla fine che cosa sono i ponti? Non sono altro che quello che l'uomo ha imparato a costruire per superare dei limiti, in particolare la condizione di isolamento e di diversità tra sé e gli altri. È questo lo spirito della manifestazione. Parola d'ordine: collegare. Una delle peculiarità di «Venezia Art Expo» è proprio questa: niente padiglioni nazionali (quasi 400 artisti da tutta Italia e da vari Paesi del mondo).

Quello che si presenta ai visitatori è uno spaccato significativo della creatività attuale, sollecitando uno scambio culturale qualificato attraverso i numerosi eventi collaterali della manifestazione: oggi il protagonista sarà Morgan.

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