"Radio Anch'io", quarant'anni isola felice dell'approfondimento garbato

"Radio Anch'io", quarant'anni isola felice dell'approfondimento garbato

Quando è stato presentato al pubblico di Radiouno, Radio Anch'io era probabilmente il primo format di infotainment radiofonico. E nel 1978 era proprio una novità. Oggi Radio Anch'io (Radiouno dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 10) è uno dei pochissimi talk show che sappiano affrontare in radio l'attualità senza cadere nella trappola del populismo, dell'applauso facile o della superficialità spacciata per «ciò che piace alla gente».

Lo conduce Giorgio Zanchini, sostituito ogni tanto da Nicole Ramadori, ma nel passato a questi microfoni si sono alternati Andrea Vianello, Stefano Mensurati e il bravissimo Ruggero Po. Radio Anch'io è un termometro dell'attualità, un modo per capire di che cosa parlerà il pubblico nel corso della giornata. Generalmente si tratta di politica, ovvio. Ma senza becerume o appiattimento sui temi più volatili.

Gli ospiti sono molto autorevoli e mai dettati dalle logiche spesso imposte ai programmi. Sono liberi, insomma, e selezionati in base all'autorevolezza. Per capirci, capita che Zanchini intervisti esperti sconosciuti al grande pubblico ma che rendono un quadro approfondito dell'argomento che trattano. E non accade tanto spesso sui media in generale. Anzi, talvolta è difficile per il conduttore fare da filtro intermediario tra i commenti degli ascoltatori (inviati via sms oppure con un vocale) e le risposte degli esperti in studio. Da una parte le inevitabili tendenze populiste, dall'altro il bisogno di approfondimento. E la frattura è purtroppo sempre più larga.

Anche al lunedì, quando la scaletta è interamente occupata dal calcio, da una parte c'è la deriva del tifoso e dall'altra la compensazione degli esperti in studio oppure collegati al telefono.

Nel complesso Radio Anch'io è un baluardo dell'informazione come si deve, quella che rimane legata ai fondamentali delle news senza cedere alla tentazione della semplificazione. Un'isola rara.

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