nostro inviato a Capri
È cominciata questa settimana una nuova era per la radio pubblica. Un'era con più canali, più programmi, più digitalizzazione, più presenza su social e web, più copertura del segnale sul territorio nazionale. Ovviamente non tutto subito, ma in maniera graduale. A presentare le novità è stato Roberto Sergio, direttore della radiofonia Rai, nell'ultima giornata del Prix Italia, il premio internazionale della Tv di Stato che quest'anno ha accolto i broadcaster di tutto il mondo in una splendida Capri per festeggiare i 70 anni della manifestazione che nacque proprio sull'isola nel 1948. «Ancora un anno e mezzo fa - ha spiegato Sergio - Radio Rai si presentava al pubblico con tre canali in Fm, due di servizio, la filodiffusione e alcuni sul web. Ora invece l'offerta è di dodici canali trasmessi in digitale, con una copertura più ampia e in crescita sul Dab+ e l'app Play Radio rinnovata». Una rivoluzione che passa attraverso un «piano triennale di investimenti pari a 12 milioni di euro per il rinnovo della filiera produttiva, con il rifacimento di alcuni studi di Via Asiago, Saxa Rubra e alcune sedi regionali così da consentire, oltre alla trasmissione audio, anche quella in diretta streaming video su smart tv, Rai Play Radio e YouTube Rai».
Per quanto riguarda il prodotto, i palinsesti autunnali presentano parecchie novità sia per i quattro canali principali (Radio 1, Radio 2, Radio3 e Isoradio), sia per quelli tematici, alcune in partenza. Radio 1 torna a puntare su informazione, sport (con il canale dedicato) e musica. Molte le nuove rubriche: tra queste Tutti in classe, il lunedì alle 7.35 sulla scuola e Obiettivo Radio1, dal martedì al venerdì alle 9.30, dedicata ogni giorno ad un tema diverso. Inoltre quattro nuovi format: Radio1 Music Club con John Vignola, Radio1 Bit Club con Francesco Adinolfi e Radio 1 Night club, le prime due quotidiane alle 10 e alle 15 e la terza il mercoledì e giovedì alle 23, il venerdì è invece la volta di Radio1 Hit Story.
Radio 2 punta come sempre sul live, ma vuol essere più in diretta e presente sul territorio. E accende, oltre ai microfoni, anche le telecamere dei nuovi studi, con il mitico 06.3131 a disposizione del pubblico. La notte saranno I Lunatici Arduini e Di Ciancio a tenere svegli gli ascoltatori.
Radio 3, che a Capri ha vinto il premio per la radiofonia con un documentario sulle miniere sarde, continua sulla strada dell'innovazione per raggiungere un pubblico più ampio e vario con prodotti pensati già dall'origine per diverse piattaforme, come Ad Alta Voce.
Per gli altri canali tematici (Classica, Kids, Techetechetè, Live e Tutta Italiana) è interessante l'inserimento di radiogiornali, ognuno su misura per il canale: per esempio, Kids userà un linguaggio adatto ai bambini.
Insomma la radio è sempre più viva e necessaria: «Lo dimostra - sorride beffardo Roberto Sergio - quanto sta succedendo con il calcio spezzettato su tante piattaforme e con problemi tecnici di trasmissione. Se l'immagine del goal arriva dopo un minuto, allora il pubblico preferisce seguire le nostre radiocronache...»
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