La scommessa vincente di Radiofreccia

Insomma Radiofreccia compie due anni e non smette di crescere. La radio con il cuore rock è diventata un punto di riferimento per chi preferisce una playlist che mescoli le novità con i brani di repertorio capaci di raccontare una storia. Un modo di fare radio che sembra desueto solo all'apparenza. I dati di ascolto (in crescita esponenziale) confermano che lo spirito legato alle idee e ai principi delle radio libere nate a fine anni Settanta si sposa bene anche allo spirito di questo periodo. Chi ama il rock, ha voglia di conoscere i dettagli, di sapere i retroscena, di scoprire aneddoti legati a quel determinato artista o a quel particolare brano. E Radiofreccia ha proprio questo spirito, ovviamente riveduto e corretto per non essere soltanto frutto della nostalgia canaglia. Quindi in palinsesto c'è attenzione per il vinile, che è una icone rock, grazie anche a un format come Vinylove condotto ieri dalle 20 alle 24 da Double M e dalla giovanissima e promettente Cecile B con la partecipazione di Gianluigi Riccardo e Francesco Bianco in console. Ma ci sono anche gli ospiti di culto che arrivano nello studio tecnologicamente avanzatissimo (il 24 c'è John Butler, poi tocca a Josiah and the Bonnevilles). E ci sono tutti gli argomenti che intercettano i gusti di un pubblico sganciato dal «mainstream»: i videogiochi, i fumetti, i giochi da tavolo e la tecnologia non dozzinale.

Un universo «nerd» affrontato senza sterile autoreferenzialità ma con la curiosità di chi si diverte e ha voglia di raccontarlo. Per capirci, in due anni Radiofreccia ha consolidato un modo «alternativo» di fare radio che sta diventando un vero fenomeno.

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