la recensione

Negli Usa ha debuttato raccogliendo, in tre giorni, la bellezza di 56 milioni di dollari che uniti a quelli incassati fuori dal suolo americano fanno 130 milioni di dollari; azzerando, in 72 ore, in pratica, il costo del film (150 milioni di dollari). Soldi ben spesi dal pubblico perché Mission: Impossible - Rogue Nation , quinto capitolo della saga dedicata all'agente Ethan Hunt (da noi visibile solo dal 19 agosto), è il più coinvolgente di tutto il franchise, dimostrando che quello dei troppi sequel hollywoodiani è un falso problema. In 130 minuti si possono gustare almeno quattro scene d'azione da restare a bocca aperta, tutte girate personalmente dal longevo Tom Cruise, l'ultimo vero divo che transita ancora dalle parti di Los Angeles. Così, ecco l'agente Hunt aggrapparsi con la forza delle sole mani al portellone di un aereo in volo, immergersi al limite dell'asfissia per portare a termine l'ennesima missione impossibile, destreggiarsi tra le vie di Casablanca in un inseguimento in moto che lascia la platea senza fiato per la qualità delle riprese, cercare, a venti metri di altezza dal palcoscenico, di impedire un omicidio eccellente, durante una Turandot austriaca, tra continui colpi di scena e senza quasi proferire una sola parola. Molto del merito va a Christopher McQuarrie, uomo di fiducia di Cruise con il quale ha già ampiamente collaborato in passato, capace di dirigere in maniera impeccabile un coro polifonico che esalta le qualità di tutti i suoi protagonisti. Azione, sì, ma anche una trama che pur regalando continui snodi, risulta fruibile dal pubblico, non costretto ad interpretare cervellotiche scene. La IMF è stata sciolta dal Governo americano e Hunt è ricercato dalla CIA. Tutto a causa del «Sindacato», una fantomatica organizzazione criminale, composta da ex agenti speciali qualificati, che vuole creare un nuovo ordine mondiale attraverso vari attentati terroristici. Toccherà a Hunt e ai suoi compagni fermare la minaccia, con l'aiuto di Ilsa Faust, ex agente britannico, in odore di doppiogioco.

Tenendo conto della lezione Marvel, le scazzottate sono alternate a scene che strappano risate, grazie ad un meraviglioso Simon Pegg e ai convincenti Jeremy Renner e Alec Baldwin. Menzione a parte merita la sorprendente Rebecca Ferguson, impeccabile e indecifrabile agente. Ancora una volta, il divo Tom Cruise ha portato a termine la sua Mission Impossible al botteghino.

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