La regina Elisabetta telefona a Johnson

Lo scatto della telefonata tra la regina Elisabetta e il premier britannico Boris Johnson è già entrata nella Storia soprattutto per alcuni dettagli molto particolari

La regina Elisabetta telefona a Johnson

Il coronavirus ha cambiato molte cose nel nostro modo di vivere, perfino tradizioni che sembravano immutabili come l’udienza settimanale della regina Elisabetta con il primo ministro Boris Johnson. I rischi legati alla diffusione del virus e le nuove norme che diversi Paesi del mondo hanno adottato per cercare di contrastarne la diffusione hanno costretto la sovrana a un isolamento nel Castello di Windsor impedendo, o modificando, lo svolgimento abituale delle mansioni regali. Per questi motivi la regina Elisabetta e il premier hanno optato per una telefonata di lavoro che sostituisse il loro colloquio settimanale. Un evento più unico che raro immortalato da uno scatto pubblicato lo scorso 25 marzo sul profilo Instagram della royal family.

La fotografia è diventata subito virale. Anzi, potremmo dire che sia entrata nella Storia per una serie di motivi legati tanto al modo di fare politica, quanto a dei dettagli forse più frivoli, ma che non potevano passare inosservati. Per prima cosa vediamo una sovrana che adotta la tecnica dello smart working. Questo sarebbe il minimo. Il fatto ancor più interessante è che sia la regina Elisabetta a farlo. A quasi 94 anni l’intrepida Lilibet ci fa capire che c’è sempre da imparare qualcosa di nuovo e l’età non è che un numero. Del resto la sovrana sta imparando a usare anche FaceTime per parlare a distanza con i suoi familiari. Ancora una volta, con un semplice gesto, Elisabetta ribadisce che è inutile lamentarsi o abbattersi, anche quando la situazione sta precipitando. Bisogna imparare a fare ciò che è possibile con quanto abbiamo a disposizione.

Nel caso del colloquio con Boris Johnson la regina Elisabetta aveva accanto un telefono bianco decisamente retrò, come fa notare Vanity Fair. Un apparecchio dotato di filo, ormai da collezione e di cui alcuni avevano perfino dimenticato l’esistenza (e di cui qualcuno più giovane, forse, ha perfino ignorato l’esistenza fino a questa foto). Un altro dettaglio è l’abbigliamento informale della monarca. Un golfino azzurro con camicetta della stessa tonalità abbinati su una gonna scozzese. Non si tratta delle tute o dei pigiami che molti di noi in questo periodo indossano per gran parte della giornata, ma il cambiamento è evidente.

Niente tailleur dai colori sgargianti, naturalmente niente cappellini. La regina Elisabetta continua a “comunicare” attraverso gli abiti. L’azzurro è un colore che tranquillizza, è riposante perfino per la vista, dunque potremmo pensare che Sua Maestà lo abbia scelto non solo per gusto personale, ma anche per dire che stiamo affrontando un momento storico che porterà con sé dei cambiamenti, ma dobbiamo affrontarli con razionalità e calma. Come fa notare ancora Vanity Fair nella foto la regina Elisabetta trasmette serenità e non sembra una madre consapevole del fatto che suo figlio sia risultato positivo al coronavirus. Naturalmente un conto è ciò che Elisabetta vuole farci vedere, ben altro discorso è ciò che prova realmente.

La regina sa di essere l’immagine del suo Paese, un personaggio pubblico che deve rassicurare e non intimorire, né comunicare tristezza anche se è ciò che sente. Tutto in lei sembra voler dire che ce la faremo, che i problemi vanno affrontati e siamo tutti sotto lo stesso cielo. È come se la regina Elisabetta ci spronasse ad aggrapparci alle piccole cose che compongono la nostra normalità e che parlano della nostra vita.

Per esempio avrete notato il simpatico corgi in porcellana e gli altri ninnoli sulla sinistra nella fotografia. Sono simboli delle passioni di Sua Maestà. Come ne abbiamo anche noi. La sovrana sta dando un grande insegnamento. La pazienza e la tranquillità in mezzo alla tempesta.

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