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Renga commuove, Il Volo prende la chitarra A vincere sono le (belle) interpretazioni

Tra i 24 in gara spiccano una Bertè «alla Vasco» e il convincente Ultimo

Difficile dare voti ai primi scolti. Più che altro sono impressioni, anche perché le canzoni in gara al Festival di Sanremo cambieranno spesso di intensità e di arrangiamento una volta eseguite sul palco dell'Ariston con l'orchestra. Qui si seguito un piccolo giro d'orizzonte.

Nek Mi farò trovare pronto inizia con gli archi e poi diventa un potente elettropop. Energia bella che in radio funziona.

Voto: 7

Arisa In Mi sento bene gioca su due tavoli: la classica Arisa e quella più da musical. Straniante ma efficace. Voto: 6

Daniele Silvestri A Sanremo non sbaglia neanche stavolta. In Argentovivo (con Rancore) il testo è emozionante e il ritmo incalzante.

Voto: 8

Anna Tatangelo Impressionante la crescita vocale su di un struttura tradizionale. Passo avanti.

Voto: 7

Boomdabash Ritmo in levare tra reggae e chitarre latine. Per un milione è il più pop del Festival.

Voto: 6,5

Ultimo I tuoi particolari è un colpo di classe che l'orchestra esalterà. Potrebbe giocarsi la vittoria.

Voto: 7,5

Paola Turci Si emoziona cantando la figura paterna anche se la base elettropop non esalta il testo.

Voto: 6,5

Zen Circus L'amore è una dittatura è uno dei testi più corposi e pieni di riferimenti. Senza ritornello, finisce in crescendo. Voto: 6

Mahmood Una delle sorprese. L'incedere è potente, nei versi spunta un «champagne sotto Ramadan» che fa pensare. Bravo.

Voto: 7-

Einar La sua Parole nuove è una classica canzone d'amore con versi basici come «Scriverò l'amore con parole nuove».

Voto: 5

Motta La sua pronuncia aperta caratterizza Dov'è l'Italia. «Dov'è l'Italia amore mio, mi sono perso anch'io». Funziona.

Voto: 7+

Loredana Berté Canta un testo che piacerebbe a Vasco Rossi e lo fa con la solita rabbiosa energia. Piacerà molto.

Voto: 6,5

Enrico Nigiotti Nonno Hollywood diventa un'analisi generazionale originale appoggiata su di una bella melodia.

Voto: 6/7

Patty Pravo e Briga La classe di lei e la forza di lui si mescolano in un brano che non colpisce al primo ascolto

Voto: 6-

Federica Carta e Shade Un tormento d'amore non sempre è negativo. Loro due funzionano ma il brano è volatile

Voto: 5

Nino D'Angelo e Livio Cori Nel confronto generazionale si sente più il rapper che l'icona napoletana (peraltro impegnata anche in controcanti con effetti vocali)

Voto: 6

Ex Otago L'amore nella maturità. Lo spirito di quello che una volta si chiamava indie e oggi ricorda i Thegiornalisti. Al primo ascolto avrebbe potuto dare più emozioni.

Voto: 5

Il Volo Tra gli autori di Musica che resta spunta la Nannini e nel loro spartito arrivano le chitarre. Altri candidati alla vittoria.

Voto: 6/7

Francesco Renga Aspetto che torni è un Renga al top con grande intensità interpretativa e meno svolazzi vocali.

Voto: 8

Negrita Una band che conferma di sapere il fatto proprio. Riferimenti all'immigrazione e un arrangiamento «garbato». Voto: 7

Simone Cristicchi Gioca fuori partita. Cristicchi è Cristicchi, immediatamente riconoscibile e personale.

Voto: 7+

Ghemon Urban soul come si deve. E un testo sulla fragilità femminile. Un brano che richiede più ascolti. Voto: 6,5

Achille Lauro Autentica sorpresa. Il trapper che diventa rocker e cita Axl Rose. Comunque vada, Rolls Royce si prenderà la scena.

Voto: 7,5

Irama Il testo forse più forte in gara, una linea melodica che ruota intorno alle violenze di un padre sulla figlia.

Voto: 6,5

PG

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