Difficile dare voti ai primi scolti. Più che altro sono impressioni, anche perché le canzoni in gara al Festival di Sanremo cambieranno spesso di intensità e di arrangiamento una volta eseguite sul palco dell'Ariston con l'orchestra. Qui si seguito un piccolo giro d'orizzonte.
Nek Mi farò trovare pronto inizia con gli archi e poi diventa un potente elettropop. Energia bella che in radio funziona.
Voto: 7
Arisa In Mi sento bene gioca su due tavoli: la classica Arisa e quella più da musical. Straniante ma efficace. Voto: 6
Daniele Silvestri A Sanremo non sbaglia neanche stavolta. In Argentovivo (con Rancore) il testo è emozionante e il ritmo incalzante.
Voto: 8
Anna Tatangelo Impressionante la crescita vocale su di un struttura tradizionale. Passo avanti.
Voto: 7
Boomdabash Ritmo in levare tra reggae e chitarre latine. Per un milione è il più pop del Festival.
Voto: 6,5
Ultimo I tuoi particolari è un colpo di classe che l'orchestra esalterà. Potrebbe giocarsi la vittoria.
Voto: 7,5
Paola Turci Si emoziona cantando la figura paterna anche se la base elettropop non esalta il testo.
Voto: 6,5
Zen Circus L'amore è una dittatura è uno dei testi più corposi e pieni di riferimenti. Senza ritornello, finisce in crescendo. Voto: 6
Mahmood Una delle sorprese. L'incedere è potente, nei versi spunta un «champagne sotto Ramadan» che fa pensare. Bravo.
Voto: 7-
Einar La sua Parole nuove è una classica canzone d'amore con versi basici come «Scriverò l'amore con parole nuove».
Voto: 5
Motta La sua pronuncia aperta caratterizza Dov'è l'Italia. «Dov'è l'Italia amore mio, mi sono perso anch'io». Funziona.
Voto: 7+
Loredana Berté Canta un testo che piacerebbe a Vasco Rossi e lo fa con la solita rabbiosa energia. Piacerà molto.
Voto: 6,5
Enrico Nigiotti Nonno Hollywood diventa un'analisi generazionale originale appoggiata su di una bella melodia.
Voto: 6/7
Patty Pravo e Briga La classe di lei e la forza di lui si mescolano in un brano che non colpisce al primo ascolto
Voto: 6-
Federica Carta e Shade Un tormento d'amore non sempre è negativo. Loro due funzionano ma il brano è volatile
Voto: 5
Nino D'Angelo e Livio Cori Nel confronto generazionale si sente più il rapper che l'icona napoletana (peraltro impegnata anche in controcanti con effetti vocali)
Voto: 6
Ex Otago L'amore nella maturità. Lo spirito di quello che una volta si chiamava indie e oggi ricorda i Thegiornalisti. Al primo ascolto avrebbe potuto dare più emozioni.
Voto: 5
Il Volo Tra gli autori di Musica che resta spunta la Nannini e nel loro spartito arrivano le chitarre. Altri candidati alla vittoria.
Voto: 6/7
Francesco Renga Aspetto che torni è un Renga al top con grande intensità interpretativa e meno svolazzi vocali.
Voto: 8
Negrita Una band che conferma di sapere il fatto proprio. Riferimenti all'immigrazione e un arrangiamento «garbato». Voto: 7
Simone Cristicchi Gioca fuori partita. Cristicchi è Cristicchi, immediatamente riconoscibile e personale.
Voto: 7+
Ghemon Urban soul come si deve. E un testo sulla fragilità femminile. Un brano che richiede più ascolti. Voto: 6,5
Achille Lauro Autentica sorpresa. Il trapper che diventa rocker e cita Axl Rose. Comunque vada, Rolls Royce si prenderà la scena.
Voto: 7,5
Irama Il testo forse più forte in gara, una linea melodica che ruota intorno alle violenze di un padre sulla figlia.
Voto: 6,5
PG