Richieste esorbitanti Mediaset scarica "Italia's Got Talent"

Cologno non rinnova il contratto con la società di produzione Fremantle per il format che andrà su Sky: «"Inaccettabili condizioni economiche"

Richieste esorbitanti Mediaset scarica "Italia's Got Talent"

Italia's Got talent lascia Canale 5. Uno dei programmi di maggiore successo di Mediaset migra su Sky. A partire dalla prossima stagione autunnale (anche se dalla pay tv non arrivano conferme). Questione di costi: cioè di quanto un'emittente è disposta a sborsare per aggiudicarsi i diritti. I vertici di Cologno hanno ritenuto che le richieste della società Fremantle che detiene i diritti dello show che va a caccia di talenti in tutte le discipline fossero troppo alte, anzi totalmente esagerate. E quindi hanno deciso di non rinnovare il contratto con la casa di produzione che appartiene a Lorenzo Mieli, figlio del presidente Rcs. Al di là dei costi, si tratta di un passaggio che segna un'altra svolta importante nella storia delle tv generaliste: programmi di grandi numeri e di grande impatto sul pubblico (30,4 per cento lo share dell'ultima edizione con più di sette milioni di spettatori) che migrano su reti a pagamento e che, di conseguenza, diventano visibili solo a un ristretto gruppo di spettatori. A passare sulla tv a pagamento (probabilmente sul canale SkyUno) sarà solo il programma: i tre giudici che ne sono l'anima e l'hanno portato al successo - Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi - restano sotto contratto Mediaset. Non è da escludere che i tre metteranno in piedi un altro show dello stesso genere: del resto la Corrida, programma storico di Canale 5, ne è il capostipite.
La rottura tra Mediaset e Fremantle non è indolore. Dopo voci che si rincorrevano da ore (a darne il primo annuncio è stato il sito di Tv Davide Maggio), ieri sera i vertici di Cologno hanno emesso un comunicato molto duro nei confronti della società di Mieli. «Dopo cinque edizioni di successo che hanno affermato in Italia il people-show, Mediaset ha deciso di non rinnovare il contratto con Fremantle Media per l'utilizzo del format internazionale - recita il comunicato - Mediaset ha giudicato inaccettabili le condizioni richieste dal detentore del diritto che pretendeva di triplicare il costo a puntata del programma senza alcuna motivazione razionale». Il Biscione continua rivendicando il merito del successo del programma: «L'impianto artistico e produttivo che ha costituito l'efficacia della trasmissione è stato creato da Mediaset e Fascino (la casa di produzione di Maria De Filippi, ndr) fin dall'esordio: una giuria composta da numeri uno, l'attenta selezione dei concorrenti, la forza unica di Canale 5 che lo porta nelle case degli italiani». Cologno non vuole lasciare carta bianca a Sky: «Proprio per non privare il grande pubblico di un genere che rischia di scomparire dalla tv gratuita a favore di operatori a pagamento disposti a superare qualsiasi parametro di mercato - fenomeno già registrato con alcuni sport motoristici e con un altro talent show oscurati dalla tv generalista (si intende X Factor, passato da Raidue a Sky, ndr) – Mediaset si sta muovendo autonomamente». Insomma metterà in cantiere uno show in sostituzione.
Poi la stoccata contro la scelta elitaria di Fremantle: «Resta il fatto che riteniamo fortemente scorretto l'espediente di far lanciare un prodotto da una tv generalista che lo ha costruito e ci ha investito per anni rendendolo il successo che è, e poi al momento del rinnovo pretendere cifre astronomiche per far pagare il valore a chi quel valore ha creato». Conclusione: «Se altri sono disposti ad accettare condizioni capestro pur di sottrarre un successo al grande pubblico della tv gratuita, si accomodino. Mediaset procederà sulla propria strada».
Sono già cominciate a circolare alcuni voci (non verificate) sui soldi che la pay tv è disposta a sborsare per accaparrarsi questi programmi lanciati dalla tv generalista.

Sembra infatti che Italia's Got Talent sia entrato in un unico pacchetto di diritti ceduti da Fremantle a Sky: il rinnovo per tre anni di X Factor e un biennio per lo show di Canale 5. Il tutto alla cifra di 75 milioni di euro, 50 per il primo e il resto per il secondo. Un grande affare per Lorenzo Mieli. Cifre insostenibili per Rai o Mediaset.

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