Sanremo 2022

"Ridicolo, una pagliacciata". Ira no vax contro Fiorello

La gag di Fiorello sulla frangia complottista dei no vax ha scatenato la polemica e le accuse di discriminazione verso lo showman

"Ridicolo, una pagliacciata". Ira no vax contro Fiorello

Che i no vax siano permalosi ormai è un dato di fatto e se ancora ci fosse bisogno di conferme, queste sono arrivate stamattina con le polemiche innescate dopo lo sketch di Fiorello sul palco del festival di Sanremo. L'attualità italiana è ancora incentrata sulla lotta al coronavirus e la campagna vaccinale è senz'altro uno degli argomenti più gettonati, inevitabilmente collegato con l'argomento dei no vax, che sono stati al centro di una parte dello sketch di Fiorello.

Lo showman siciliano dal palco dell'Ariston alza il braccio, lo muove in modo incontrollato, dice di sentire dolore e sottolinea: "Attenzione, è il vaccino, sono i poteri forti, è il grafene...". In questo modo Fiorello si è preso gioco delle fake news diffuse da certe correnti no vax in questi mesi. E dai no vax è arrivata rapida una replica: "Non guardo Sanremo. Ma ieri sera sono stati ridicoli", così Fabrizio Nusca, promotore di Libera Scelta, il comitato che organizza manifestazioni contro l'obbligo del Green pass.

La leva utilizzata dai no vax è sempre la stessa: la libertà di scelta che non può essere oggetto di discriminazione o di scherno: "Dovrebbero affrontare la cosa molto più seriamente, dando l'esempio. Certe scelte sono libere e ponderate e devono essere accettate e rispettate. Invece loro stanno facendo l'opposto, stanno gettando benzina sul fuoco". Quindi, Nusca aggiunge: "Chi ha liberamente scelto di non fare il vaccino lo ha fatto consapevolmente e nel rispetto della Costituzione. Sentendosi ridicolizzato secondo me potrebbe anche offendersi, è un atteggiamento che non giova alla serenità del Paese".

In realtà, Fiorello ha centrato la sua gag non su chi non è vaccinato ma sui complottisti, che rappresentano una frangia della galassia dei no vax. Eppure, il portavoce del movimento sembra non sentire ragioni e si spinge anche in pericolosi parallelismi storici: "Sanremo sta discriminando, ci ritroviamo a dover affrontare il tema della discriminazione, così come è già avvenuto nella storia. È pericoloso e triste, perché si continua a riderci sopra. Ed è anche un'offesa per chi ha vissuto situazioni drammatiche perché discriminato. Tutto ciò mi mette molta tristezza".

Ancora più tagliente su Fiorello è stato il leader del movimento No Green pass Torino Marco Liccione: "Da Fiorello una pagliacciata, fatta su una rete nazionale pagata anche da quelli che ha preso in giro. Fiorello è pagato anche da quelli che ha messo in ridicolo, per fortuna la maggioranza degli altri 50 milioni di italiani non ha visto Sanremo. A questo punto tolgano il canone Rai dalla bolletta della luce. Siamo stanchi di queste prese in giro".

E poi aggiunge, in quello che appare come un avvertimento: "Tanto il 14 febbraio assedieremo Roma".

Commenti