Cultura e Spettacoli

La ripartenza di Anna "Con l'urban sono diretta. E alla domenica in tv racconterò me stessa"

L'artista parla della svolta con "Annazero". E rivela: "Tante idee per lo show su Canale 5"

La ripartenza di Anna "Con l'urban sono diretta. E alla domenica in tv racconterò me stessa"

Poi capita di cambiare. «Mi sento come Benjamin Button, che è nato vecchio ed è ringiovanito vivendo». Lei ringiovanisce con un disco nuovo e una sfida tv mica da ridere. L'Anna Tatangelo di oggi è distante anni luce dalla quindicenne che ha debuttato a Sanremo per poi replicare se stessa per tanto, troppo tempo. E basta vedere la copertina del nuovo disco per avere la prova provata. Si intitola Annazero e c'è lei in versione araba fenice che rinasce dalle ceneri: «Quelle ceneri sono il mio passato e tutte le insicurezze che mi hanno accompagnato in questi anni».

E lasciate perdere le vicende personali, il legame con Gigi D'Alessio definitivamente concluso da poco e tutta la nuvola gossip che ciclicamente le aleggia intorno. Collaborando con Danti o Emis Killa «ho trovato un linguaggio più diretto e uno stile diverso da quello di prima», spiega senza andare molto distante dalla realtà: le canzoni sono sorprendenti, c'è un feat azzeccatissimo (quello di Gemitaiz in Fra me e te) e un diffuso sentimento di libertà in ogni brano. «È qualcosa che viene da lontano, direi dal mio ultimo Sanremo del 2019: lì ho capito che volevo cambiare e ci sono riuscita prima umanamente e poi con la musica». Annazero, ossia la rifondazione Tatangelo. «Quando ho incontrato Emis Killa, gli ho spiegato che cosa mi stava accadendo e lui mi ha detto: scrivilo così come me lo stai raccontando. L'ho fatto e lui ha prodotto il brano Annazero».

Di certo, è un altro mondo rispetto a Ragazza di periferia, la canzone con la quale ha vinto il Sanremo dei Giovani 2002 e che poi è stata remixata da Achille Lauro nel 2018. «Oggi mi vesto di pop, di r&b e di urban». E si veste anche di una sicurezza che fino a qualche tempo fa se la scordava.

Capita a chi è difficilmente inquadrabile. Quando è arrivata a Sanremo, era così insicura che non voleva neppure mettersi la gonna sul palco dell'Ariston (e chi scrive è stato testimone del suo imbarazzo alla sola idea). «Fare i conti con il mio aspetto è stato difficile, nei primi anni. La mia bellezza non era accettata perché se canti di una ragazza ferita non puoi essere piacevole di aspetto, non puoi essere curata, non devi apparire». Invece Rihanna o Beyoncé, tanto per dire e senza fare paragoni, possono farlo, sono considerate credibili nonostante non mortifichino certo la loro bellezza. «Non è bello sentirsi dire ammazza però questa che voce perché è come se ogni volta dovessi fare i conti con un pregiudizio. Sicuramente con certi giornalisti ho dovuto faticare il doppio per riuscire a convincerli».

Insomma, per un decennio abbondante ci sono state due Tatangelo, quella brava riconosciuta da pochi e quell'altra criticata da troppi. Oggi forse si sono riunite: «Penso di essere stata una delle prime in Italia che ha provato ad andare oltre la musica, seguendo gli esempi di altre artiste che pubblicavano dischi ma facevano anche televisione. Negli anni Sessanta e Settanta era una abitudine di tante. Poi basta. Poi si è chiuso lo spazio e, se si provava ad uscire, ci si sentiva dire ma questa che vuol fare?».

Parlando in libertà, con una spontaneità che non ha mai avuto in pubblico, Anna Tatangelo ricorda di quando a Sanremo è arrivata con il brano Bastardo, era il 2011: «Ogni sera volevo vestirmi come una donna della musica italiana. La prima sera ero vestita da uomo come Anna Oxa e fui attaccata da tutti. Mi sono spaventata. E dopo ho ripreso a vestirmi come ci si aspettava da me». Ora si veste come decide lei. «Si diceva: ma la Tatangelo si trucca troppo. Bene, adesso mi trucco mooolto di meno». E sembra più giovane dei suoi 34 anni. Effetto Benjamin Button. «Quattro anni fa, quando ho iniziato la psicoterapia, la dottoressa mi ha subito fatto notare che parlavo solo degli altri ma mai di me».

Ora l'aspetta anche la televisione. Anzi, di nuovo la televisione. Ci sarà ancora All together now e, soprattutto, il debutto la domenica pomeriggio in una fascia preziosa e legata per anni a Barbara D'Urso. «Di Scene da un matrimonio non posso dire ancora nulla perché non c'è ancora nulla di sicuro, non so neppure la data di partenza. È ancora un embrione che si sta sviluppando. Abbiamo tante idee, vedremo quale forma prenderanno. Comunque racconterò molto anche me stessa». Che strano, si direbbe: Anna Tatangelo è una delle più pedinate dal gossip e dai social: «Pensavo che il pubblico mi conoscesse di più, invece mi sono resa conto che ho ancora molto da raccontare di me».

Deve raccontare l'altra Tatangelo, quella cresciuta all'ombra dei pregiudizi.

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