Cultura e Spettacoli

Risate con l'agente 117 ingenuo e scorretto

Che strano destino, quello dell'agente OSS (che sta per Office of Strategic Services) 117, personaggio nato, ufficialmente, nel lontano 1949, ovvero quattro anni prima di quel Casino Royale che diede il via alla saga di James Bond

Risate con l'agente 117 ingenuo e scorretto

Che strano destino, quello dell'agente OSS (che sta per Office of Strategic Services) 117, personaggio nato, ufficialmente, nel lontano 1949, ovvero quattro anni prima di quel Casino Royale che diede il via alla saga di James Bond. Eppure, nonostante gli 87 romanzi dedicati a OSS 117 dal suo creatore Jean Bruce, ai quali se ne sono aggiunti altri 143 scritti dalla moglie, dopo la morte di lui e ulteriori 24 dai figli François e Martine, il personaggio bizzarro di Hubert Bonisseur de la Bath è stato decisamente oscurato da quello ideato da Ian Fleming. Anche al cinema, dal più vecchio OSS 117 non è morto, firmato da Jean Sacha, cui si sono aggiunte altre sette trasposizioni, nulla sembrava far modificare il destino dell'agente segreto, nonostante un fenomeno editoriale costruito su un numero incalcolabile di milioni di copie vendute. Invece nel 2006, Hazanavicius alla regia e, soprattutto, Jean Dujardin nei panni di 117, hanno ridato slancio all'agente, con un mix che si è dimostrato vincente. Facendo quasi una parodia, non solo di 007, ma anche delle atmosfere cinematografiche anni '50, con tanto umorismo, technicolor e, soprattutto, trasformando lo sciocco quanto arrogante agente nel prototipo del politicamente scorretto, omofobo, sessista e razzista. Come in questo secondo episodio (della trilogia che si completerà il 30 settembre, ma occhio alle anteprime spot ad agosto), nel quale 117 si trova alle prese, in Brasile, con un criminale nazista ricercato anche dal Mossad. Ovvero dall'affascinante Louise Manot. E si sprecano battute sulle donne che devono preparare la tavola e far da mangiare o sugli ebrei e il loro umorismo. Però, come a Checco Zalone è permesso tutto, grazie alla sua ironia, così il carisma di Dujardin consente all'OSS 117 dai capelli brillantinati di fare le sue indagini in modo ingenuo e irriverente. Se vi siete persi il primo episodio, ambientato in Egitto (uscito a inizio mese), recuperatelo prima di questo.

Insomma, in assenza del classico cinecocomero estivo, questo è ciò che più si avvicina a un prodotto spensierato e divertente.

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