Rita Dalla Chiesa: "Dopo la morte di Massimo sto vicina a Lorenzo"

Rita dalla Chiesa è tornata in tv con un nuovo programma, "Ieri, Oggi, Italiani". Ma nella vita privata fa i conti col dolore per la morte di Massimo

Rita Dalla Chiesa: "Dopo la morte di Massimo sto vicina a Lorenzo"

Rita dalla Chiesa è tornata in tv con un nuovo programma, "Ieri, Oggi, Italiani". La conduttrice è tornata a Mediaset con un programma scritto da Maurizio Costanzo che fa partire un viaggio tra i temi legati alla storia del nostro Paese. Ma se sul lato professionale la Dalla Chiesa ha ritrovato l'entusiasmo, sul lato privato non sta certo attarversando un momento facile.

E così in un'intervista a Tv Sorrisi la conduttrice si racconta e parla anche della morte di suo genero, Massimo Santoro, autore tv: "Massimo è mancato lo scorso novembre, e la vittima più indifesa è mio nipote Lorenzo, un bambino di 10 anni al quale bisogna far capire che la vita è cambiata. Sono molto orgogliosa di mia figlia Giulia che, in questi anni, ha dimostrato grande determinazione". In questo momento nella sua vita la priorità è quella di dare una mano al nipote, Lorenzo: "In questo periodo gli sto molto accanto. Io e Giulia lo accompagniamo al calcetto e io faccio il tifo per lui mangiando chili di patatine... Stiamo cercando di riportare tutto alla normalità". Immancabile, come sempre, un messaggio a Fabrizio Frizzi, il suo ex marito: "l mio più grande orgoglio è quello di essere stata sua moglie perché lui è un uomo vero, che ha valori importantissimi e sa lottare contro le avversità: lo ha dimostrato anche di recente con i suoi problemi di salute". Infine rivela un retroscena sulla fine del programma "Le donne lo sanno" su Radionorba con Loredana Lecciso e Monica Setta: "È difficile mettere insieme le donne, perché ognuna ha il proprio carattere.

Ho preferito fare un passo indietro…Basta guardare “L’isola dei famosi” per capire che la solidarietà tra donne è un’invenzione: è ipocrita sostenere il contrario. Puoi essere amica di una donna solo se non ci lavori...".

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