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La rivelazione di Jerry Calà: "Non faccio cinema perché dicono che puzzo di morto"

Jerry Calà risponde a Mara Venier sulla storia del tradimento. E poi critica il cinema italiano: "Manca il coraggio"

La rivelazione di Jerry Calà: "Non faccio cinema perché dicono che puzzo di morto"

La sua versione dei fatti Jerry Calà la rilascia ai microfoni di Rai Radio 2 nel programma "I Lunatici". Ed è una risposta a quanto affermato nei giorni scorsi da Mara Venier sul loro matrimonio quando la conduttrice avrebbe trovato il marito amoreggiare in bagno nel giorno del loro matrimonio.

"Non è vera quella storia - ha detto Calà - Mara è una burlona. Era una festa che avevamo fatto con gli amici, mi ha beccato che parlavo con una fitto fitto in bagno. Non che ci facevo cose. Invoco la Var, la moviola in campo. Sai quando hai un po' bevuto, ti avvicini e ti metti a parlare con una. Lei mi ha beccato, ha frainteso e mi ha riempito di botte. Cosa che tra le altre cose non dice mai".

L'attore, tra una battuta e l'altra sul fenomeno MeToo, ha poi rivelato di avere il desiderio di tornare a fare cinema. "Mi piacerebbe fare più cinema, fortunatamente so fare un mestiere che ho imparato da piccolo - ha detto -. So ballare, cantare, recitare e quindi mi salvo sempre. Però dire che non mi piacerebbe fare ancora cinema mi renderebbe ipocrita. Viviamo in un'Italia che rispetto ad altri Paesi è provinciale. Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni. Qui invece si dice che uno puzza di morto. Per fortuna la gente mi ama, c'è discrasia tra quello che pensano i funzionari e i produttori e quello che pensa la gente. Se la gente non mi volesse bene non farei 120 spettacoli l'anno".

L'analisi sul cinema italiano è durissimo: "In Italia manca il coraggio - ha spiegato Calà - L'unico che ce l'ha è Zalone, e infatti fa incassi pazzeschi.

Lui è l'unico che ha il coraggio di essere politicamente scorretto, tutti gli altri si atteggiano, fanno i radical chic, però non fanno più ridere. Noi negli anni 80 ce ne fregavamo di tutto. Per questo certi film tra quelli che ho fatto io un sacco di gente li conosce a memoria".

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