Cultura e Spettacoli

Rocco Papaleo: "Salvini al Sud è un controsenso, ma la sinistra dov’è?"

L’attore, che si definisce “uomo di sinistra”, non vede di buon occhio la calata della Lega al Sud, ma al tempo stesso si dichiara “conscio dei limiti del mio schieramento”

Rocco Papaleo: "Salvini al Sud è un controsenso, ma la sinistra dov’è?"

Matteo Salvini ha un obiettivo chiaro: aumentare i consensi al Sud (sottraendo voti al Movimento 5 Stelle) nel corso dell’estate. Il suo “Estate Italiana Tour”, come la canzone inno di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato dei Mondiali del 1990, toccherà le più belle spiagge dello stivale fino a domenica 18 agosto, crisi di governo permettendo. Questa discesa lungo le coste della penisola è stata commentata da un meridionale doc come Rocco Papaleo. Intervistato dall’Huffington Post, l’attore lucano, nato e cresciuto a Lauria, si pone una domanda cruciale sulla campagna del leader del Carroccio.

Salvini che si afferma al Sud – dichiara Papaleo – sembra un controsenso: un uomo che non ha mai fatto particolare sfoggio d’amore per il meridione, ora come può promettere di risollevarlo? Non voglio addentrarmi nei rivoli della questione politica, ma questo è il mio personale interrogativo”.

Rocco Papaleo: “Sono conscio dei limiti della sinistra”

La “sua” sinistra, tuttavia, non sta certo meglio e Rocco Papaleo ne è cosciente. “Viviamo un momento di confusione e nebulosità – ammette l’autore di Basilicata Coast to Coast: da uomo di sinistra non vedo di buon occhio la calata della Lega al Sud e, al contempo, sono conscio dei limiti del mio schieramento”.

Papaleo è stato impegnato in queste settimane con lo spettacolo Il lunario. Osservatorio poetico per amanti della luna, evento conclusivo delle Orestiadi di Gibellina al Cretto di Burri. Una messa in scena, a cura di Umberto Cantone, in cui si intrecciano brani di Guido Ceronetti, Giorgio Manganelli, Franco Scaldati, Jorge Luis Borges, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini per celebrare il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna.

Il teatro – spiega Papaleo – è uno dei depositi più completi e complessi di cultura.

Ha una funzione imprescindibile e rimane un fenomeno collettivo necessario in un mondo in cui la fruizione è sempre più digitale e asfittica”.

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