«Perché abbiamo partecipato a Pechino Express? Per fare un viaggio gratis: e chi poteva permettersi un tour del genere per mezza America...». Risposta ovvia per due giovani, cresciuti nella periferia sud di Milano (Rogoredo), diventati nel giro di tre anni delle star di Youtube facendo i «pirla» - come si dice in Lombardia -, cioè scherzi ai passanti, candid camera 2.0. TheShow, all'anagrafe Alessandro Tenace e Alessio Stigliano, 25 anni entrambi, se già erano famosi sul web (un milione e 400mila iscritti al loro canale Youtube), ora che sono in onda su Raidue si sono fatti conoscere anche dal più ampio pubblico televisivo.
Cosa significa passare da Youtube al secondo canale?
«Un sogno, era la rete dei socialisti, per questo ci siamo chiamati i socialisti» - scherza, come per la maggior parte del tempo dell'intervista Alessandro. «La nostra soddisfazione - continua Alessio - non era tanto arrivare in tv, ci siamo già stati, su Italia Uno, quanto partecipare a Pechino, uno dei pochi programmi che noi, generazione cresciuta sul web, guardavamo in tv. Quello show è la sintesi tra tv e social».
Non per nulla vi hanno chiamato, per attirare il pubblico dei ragazzi.
«E infatti ci stiamo riuscendo. Nella prima puntata, Raidue è risultato primo canale nella fascia 15-34 anni. E pure la risposta dei nostri fan è stata forte, anche se si lamentano che ci danno poco spazio».
E, ora, qual è il prossimo passo?
«Beh, ovviamente Sanremo. Adesso lanceremo l'hashtag theshowasanremo. Sappiamo cantare? No, ma possiamo fare i valletti. In concreto, ci piacerebbe studiare una nostra trasmissione, anche se il web resterà il core business. E poi sono in arrivo altri progetti che prima sveleremo ai nostri fan...».
Vi conoscete fin da bambini, vi siete inventati un «mestiere», siete diventati famosi facendo scherzi semplici ma divertenti. Qual è il motivo per cui voi avete sfondato e tanti altri youtuber no?
«Perché nessuno l'aveva fatto prima di noi in Italia. Perché noi usiamo un metodo: abbiamo un palinsesto, pubblichiamo i video alla stessa ora dello stesso giorno. Perché usiamo parole chiave, come esperimenti sociali, un termine ora diventato pop».
A proposito di esperimenti sociali, vi sentite la responsabilità di tanti ragazzi che pendono dai vostri video?
«Non ci sentiamo dei modelli, però certamente ci rendiamo conto del peso che abbiamo. Ci ha molto colpito, per esempio, il dramma di Tiziana Cantone, la ragazza che si è uccisa dopo che suoi video hard sono girati su internet. E abbiamo deciso di fare un video che, a nostro modo, vuole riflettere sulle distorsioni del web. Abbiamo rivolto insulti a sfondo sessuale e razziale, con frasi prese pari pari dai commenti sui social, a gente per strada e ripreso le reazioni: c'era uno che ci voleva picchiare».
Il web è la droga dei ragazzi di oggi...
«Come in tutte le cose, solo se sono usato male. Noi stiamo lontani dalle community che alimentano le polemiche, cerchiamo di mandare solo messaggi propositivi. I ragazzi che vengono lasciati soli al computer corrono gli stessi rischi che correvamo noi da bambini se lasciati soli dai nostri genitori davanti alla tv».
A proposito, ai vostri genitori che effetto fa non vedervi laureati (ad Alessio manca la tesi in architettura ambientale e ad Alessandro tre esami per finire ingegneria), ma inseguiti dalle fan?
«Mio
padre Rodolfo - risponde Alessandro - quando siamo arrivati al milione di iscritti sul canale si è tatuato TheShow sul braccio». «Noi le fan - precisa Alessio - le teniamo a debita distanza, siamo - molto - fidanzati...».
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