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La royal family e i messaggi nascosti dei loro abiti

Gli abiti sfoggiati dai membri della royal family nelle occasioni ufficiali non sono scelti solo in base alle regole dell’etichetta, ma anche tenendo conto del messaggio che vuole trasmettere al pubblico chi li indossa

La royal family e i messaggi nascosti dei loro abiti

Di solito quando si parla degli outfit indossati dai membri della royal family, il discorso cade inevitabilmente sulle regole del protocollo, sui divieti e sulle eventuali sfide all'etichetta reale di cui, per esempio, sono state recentemente protagoniste Kate Middleton e Meghan Markle. Nel caso dei Windsor e, in genere, dei casati regnanti gli abiti e gli accessori non devono solo “vestire”, mascherare difetti e mettere in mostra pregi. Non sono soltanto “l’involucro” di stoffa che valorizza una persona, ma vengono caricati di precisi significati (ciò accade anche al di fuori delle royal family, pensate per esempio al velo nell’Islam, sebbene con le dovute distinzioni). I vestiti non sono solo apparenza e i Windsor lo sanno bene. Il magazine Grazia ha elencato alcuni degli abiti più iconici indossati dalle donne del casato, ricordandoci il loro significato nascosto.

Quando la regina Elisabetta sposò il principe consorte Filippo, il 20 novembre 1947, sfoggiava un abito commissionato al suo sarto di fiducia, Norman Hartnell. Questi realizzò per la sovrana 12 proposte. Gli fu vietato di usare bachi da seta provenienti da terre nemiche del Regno Unito. Alla fine il vestito venne realizzato con raso scozzese, cristalli e 10.000 perle provenienti dagli Stati Uniti. Il significato nascosto, però, stava nei ricami di fiori primaverili ispirati proprio alla “Primavera” del Botticelli. Secondo l’esperta Joanna Marschner, quei fiori simboleggiavano il futuro, la rinascita dell’Inghilterra dopo la Seconda Guerra Mondiale. Erano un messaggio di buon augurio e di speranza. Sua Maestà seppe bilanciare il lusso della stoffa e dei gioielli con la semplicità del modello scelto. Era una sovrana, ma non poteva dimenticare la sofferenza patita dal popolo inglese durante il conflitto.

L’abito della “vendetta” di Lady Diana, invece, fu una sfida aperta a tutte le regole dell’etichetta reale. Disegnato dalla stilista greca Christina Stambolian, si “fermava” ben al di sopra delle ginocchia, lasciando spalle e décolleté in vista ma con grazia. Eppure quella sera di giugno del 1994 la principessa del Galles non avrebbe dovuto indossarlo. Per lei, infatti, era già pronta una delle splendide creazioni di Valentino, giudicata adatta per presenziare al Garden Party che avrebbe avuto luogo alla Serpentine Gallery di Londra. Diana, però, cambiò idea all’ultimo minuto, per vendicarsi dell’intervista che il principe Carlo stava rilasciando quella sera stessa e in cui ammetteva di aver avuto una relazione extraconiugale. Con quell’abito nero sembrava che la principessa volesse dire: “Sono ancora qui, più forte di prima, sono cresciuta, sono quella che vedete e non ho più paura di ciò che gli altri possono pensare, nemmeno di Carlo e della sua famiglia”.

In occasione del ventesimo anniversario della morte di Lady Diana, Kate Middleton accompagnò William e Harry al Sunken Garden, sulla tomba della madre. Indossava un vestito sobrio, firmato Prada, impreziosito con decorazioni a stampa di papaveri. La scelta non fu certo casuale. I papaveri simboleggiano il ricordo (infatti sono un emblema del Remembrance Day, la giornata commemorativa delle vittime del Secondo Conflitto Mondiale). Al matrimonio di Harry e Meghan, il 19 maggio 2018, la regina Elisabetta portava un vestito verde lime con accessori viola. Sua Maestà usa colori sgargianti perché deve sempre essere ben visibile e riconoscibile tra la folla. Secondo gli esperti, però, il verde rappresenta la nascita, dunque anche in questo caso c’è un significato benaugurante. Anche il velo da sposa della duchessa di Sussex celava dei significati segreti. Kensington Palace (all’epoca lo staff di William e Harry non era ancora stato diviso) lo rivelò in un tweet che diceva così: “Meghan Markle ha espresso il desiderio di avere al suo fianco tutti e 53 i Paesi membri del Commonwealth durante la cerimonia e per questo Waight Keller ha disegnato un velo ricamato della flora distintiva di ogni Paese per una composizione spettacolare”. Non solo: Meghan chiese alla Waight Keller (maison Givenchy), di inserire nel velo un piccolissimo frammento del vestito che indossava al suo primo appuntamento con Harry. Inoltre vennero aggiunte le decorazioni di altri 2 fiori olktre ai 53 già citati: il papavero e il calicanto d'inverno.

Nel 2018, durante l’evento dedicato ai BAFTA Kate Middleton partecipò sfoggiando un abito verde scuro di Jenny Packham con una cintura nera. Si trattò di una scelta di solidarietà con il movimento MeToo e con le star che ai Golden Globe avevano scelto vestiti neri in segno di protesta contro lo scandalo delle molestie e vicinanza con le vittime. Kate non poteva vestirsi di nero, colore del lutto per la royal family, così optò per outfit privo di colori brillanti (unica “trasgressione” fu la proprio la cintura). Nel giorno del suo royal wedding, il 12 ottobre 2018, la principessa Eugenia decise di mostrare a tutti la cicatrice lasciatale da un intervento per scoliosi effettuato quando aveva 12 anni. Indossò un vestito da sposa con una profonda scollatura sulla schiena. A tal proposito la principessa disse: “Penso che ognuno possa cambiare il modo in cui è percepita la bellezza e puoi mostrare alla gente le tue cicatrici come punto di forza e penso che sia davvero speciale difenderle”. Quando Meghan e Harry presentarono per la prima volta il piccolo Archie alla stampa, la duchessa portava un abito trench bianco di Grace Wales Bonner. Meghan scelse la creazione di questa stilista anglo-giamaicana per evidenziare i temi che la toccano da vicino: la diversità, le differenti etnie, il coraggio delle donne che si costruiscono una carriera da sole.

Infine anche i guanti della regina hanno un preciso significato: Sua Maestà li indossa per non lasciare le braccia e le mani scoperte, ma anche per evitare il contatto con i germi attraverso le tante strette di mano che dà ogni giorno a ospiti e ammiratori.

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