Cosa ricorderemo alla fine del Royal Ascot, la competizione di cavalli più famosa al mondo? Di certo rimarranno impressi nella memoria collettiva i look delle donne della royal family, ma soprattutto gli estrosi cappelli delle ospiti vip. Indossare il copricapo al Royal Ascot è un dovere e un piacere. Il cappello stesso è, ormai, una specie di “istituzione” della gara, l’accessorio più commentato, osservato e amato. Dal 1711, anno in cui si svolse la prima competizione, l’evento ippico è diventato anche un polo d’attrazione per gli amanti della moda e per quanti vogliono sdoganare nuove tendenze. Quasi fosse una sfilata vera e propria, una sorta di “Ascot Fashion Week” (che quest’anno è partita dal 18 giugno e si concluderà il 22). Il parallelismo “Royal Ascot-moda” si è creato, almeno in una prima fase, per caso. In parte si è sviluppato partendo dal dress code che, come racconta Elle, differisce in alcuni dettagli in base al recinto o settore in cui gli ospiti si trovano.
La stylist delle star Alex LongMore spiega a The Independent quale sia questo protocollo di abbigliamento, in particolar modo per quel che concerne i cappelli. Le signore possono letteralmente sbizzarrirsi nella scelta dell’accessorio per capelli, declinato in tutte le sue fogge, dal cappello rigido al fascinator. A tal proposito la LongMore dichiara: “I cappelli e gli accessori per la testa sono sempre stati sinonimi del Royal Ascot. Anche ora che i cappelli sono utilizzati meno, il dress code della manifestazione è stato in grado di tenere viva questa tradizione”. Il copricapo è obbligatorio e deve avere un diametro di almeno 10 centimetri. Si dovrebbe prediligere un colore en pendant con l’abito e, nello stesso tempo, in grado di valorizzare la tonalità della pelle. Insomma, la parola d’ordine dovrebbe essere “armonia”.
Non è necessario che il colore del cappello sia abbinato a borsa e scarpe perché, come spiega ancora Alex LongMore, si rischierebbe l’effetto “too much”, ossia “troppo”. Se si usano colori pastello, poi, l’impressione “confetto caramelloso” è dietro l’angolo. Un esempio di stile e glamour ce lo regala, come sempre, Kate Middleton. La duchessa ha scelto un outfit celeste dalla gonna scintillante fatto di pizzi e trasparenze non proprio “regolamentari”: tuttavia l’azzardo di sensualità le viene perdonato in nome della grazia con cui sa indossa qualunque abito. Inoltre è la prima volta che la moglie del principe William indossa una creazione della stilista libanese Elie Saab. Il colore celeste è uno dei preferiti di Kate, la quale ha abbinato un ampio cappello rifinito con una rosa di Philip Treacy al vestito, ma non le scarpe, delle décolletée argentate a stiletto.
Il dress code impone anche altre regole: chi ha accesso al recinto Royal deve indossare vestiti appena sopra il ginocchio, oppure al di sotto. Le spalline devono essere larghe almeno 2,5 cm. Se mai vi capitasse di essere invitati al Royal Ascot, non osate mettere abiti con spalline minuscole o che ne siano privi: è severamente vietato. L’abbigliamento deve essere da giorno per le donne, mentre gli uomini hanno l’obbligo di indossare camicia, giacca e pantaloni (ovviamente lunghi).
Come sostiene Alex LongMore “non si tratta di seguire le tendenze, di indossare un capo alla moda che spicchi tra la folla, ma di apparire chic, ordinati e smart”. Se, poi, l’outfit chic fa tendenza, tanto meglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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