Comunque vada il verdetto Auditel, bisogna dire che loro due ci hanno provato: si sono presentate in studio caricate a molla, spumeggianti, sorridenti, con una scaletta piena di ospiti importanti, da Christian De Sica a Carla Fracci, hanno giocato, scherzato, cucinato. Insomma Cristina e Benedetta Parodi si sono fatte in quattro ieri pomeriggio per il debutto della nuova Domenica In, quella in versione allegra, elegante, familiare, rasserenante, per far dimenticare quella «ansiogena» di Massimo Giletti. Peccato però che, alla fine, si sia vista una domenica demodé, dal sapore antico e, soprattutto, con una impaginazione un po' scombinata, saltellando da un argomento all'altro, uno triste e uno allegro, senza una linea chiara. Tanto che uno che se ne intende e che di Domeniche In ne ha curate tante, cioè Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno dal 2002 al 2009, ha sentenziato all'agenzia Adnkronos: «Una trasmissione a dir poco deprimente. Mi vergogno di essere stato direttore di Raiuno. Guardandola mi è venuto un attacco di bile, e lo dico prima degli ascolti. Una trasmissione senza capo né coda, senza un filo logico, senza idee. Poi la conduzione... Se Cristina è una professionista, Benedetta non può fare tv».
In aggiunta, dall'altra parte, sulla rivale Canale 5, Barbara D'Urso ha sganciato le bombe super popolari, per rastrellare più pubblico possibile. La tigre di Canale 5 mica poteva lasciare il ben che minimo spazio alle due «sciure» della tv. Infatti ha aperto il pomeriggio con la «gazzarra» dei protagonisti del Grande Fratello Vip, da Simona Izzo a Marco Predolin, che hanno rimesso in scena (parole loro) le liti e gli amorazzi che stanno portando a risultati Auditel altissimi il reality di Canale 5. Poi ha dedicato spazio a temi commoventi come la lotta al tumore di Carolyn Smith, la giurata di Ballando con le stelle (chissà perché se la sono fatta sfuggire a Domenica In, visto che è di casa in Rai...), per poi ritornare su un tema must dei pomeriggi «dursiani»: la chirurgia estetica, il seno rifatto, l'uomo-Ken...
Stamattina in Rai suderanno freddo in attesa dei risultati Auditel, sia di Domenica In sia di Fazio, l'altro vulnus che tante polemiche sta creando. Anche perché i vertici della tv di Stato si devono già leccare le ferite per il devastante debutto di Celebration, lo show musicale che avrebbe dovuto finalmente far partire il sabato sera: solo l'11,7 per cento contro il 26,7 di Tú sì que vales. Canale 5 ha più che doppiato Raiuno. Insomma la crisi del primo canale continua. Commenta ancora Del Noce: «Spero che con Angelo Teodoli (l'appena nominato direttore di Raiuno) cambi qualcosa. È stato il mio braccio destro per sette anni e ne conosco il valore. Mi auguro che resista alle pressioni, perché sul direttore di Raiuno ce ne sono tante.
La rete è la cassa della Rai, per la pubblicità e per gli stipendi dei dipendenti. Vedo che programmi che si sperimentano adesso, anche in prima serata, al sabato fanno l'11%. Quando ero io direttore la soglia di tranquillità era il 18%. Se facevano meno venivano chiusi in anticipo».
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