Sanremo 2020

A Sanremo torna Gaetano Castelli: "La scenografia sarà classica con tocchi alla Broadway"

Scalinata più breve, orchestra ai lati del palco e proiezioni video personalizzate per ogni artista in gara. Gaetano Castelli firma per Sanremo una scenografia disegnata dalle luci, innovando il classico con tocchi glamour ispirati a Broadway

A Sanremo torna Gaetano Castelli: "La scenografia sarà classica con tocchi alla Broadway"

Lo scenografo Gaetano Castelli ha legato per sempre il suo nome al Festival di Sanremo, realizzando per il teatro dell’Ariston le più iperboliche e mirabolanti architetture. Per lui è il diciottesimo Festival. Assente da cinque anni, quest'anno torna a Sanremo più carico che mai e pronto a stupire il pubblico non con effetti speciali, ma tornando a qualcosa di più classico, eppure sorprendente, in modo da essere visionariamente accattivante sia per le vecchie che le nuove generazioni che si sintonizzeranno su Rai1 per seguire il Festival.

"Nessuna 'macchina' scenica, ma un palco disegnato e animato dalle immagini e da linee curve che danno profondità allo spazio". È questo l’omaggio al passato che Castelli ha pensato di ideare, traendo ispirazone dai più famosi teatri di Broadway e regalando così quel pizzico di glamour e internazionalità in più all’evento musicale più importante del nostro Paese. Per il 70esimo Festival della Canzone Italiana Gaetano Castelli ha così abilmente cercato di creare un affascinante mix tra classico e moderno, ammiccando un po' ai templi del musical americano, senza però costruire costose e avveniristiche scenografie, come alcune molto criticate in passato perché definite troppo futuristiche, quasi perfette da navicella spaziale.

Potremo scoprire il risultato di tale opera solo quando il prossimo 4 febbraio si alzerà il sipario sul Festival. Intanto, dato che i cantanti e le presentatrici che affiancheranno Amadeus alla guida di Sanremo stanno già facendo le prime prove, trapelano via via le prime indiscrezioni anche sulla scenografia che farà da cornice al tanto atteso Festival della Canzone Italiana, il cui vincitore gareggerà per l’Eurovision rappresentando in gara l’Italia.

"La mia scelta – ha spiegato Gaetano Castelli all’Ansa - è stata quella di eliminare completamente le automazioni, sostituendole con elementi scenografici volumetrici progettati in modo da dilatare lo spazio scenico e acquisire la maggiore profondità possibile. E in questo spazio faccio 'danzare' la luce". Ridotta di diversi gradini, ma non eliminata del tutto, la mitica scalinata su cui le belle conduttrici e le cantanti in gara potranno far sfoggio della loro eleganza e bellezza. Inoltre Castelli ha deciso di riportare l'orchestra ai lati del palco, non più dietro il cantante in gara, in quello che lui definisce "il golfo mistico dell’orchestra, che lì trova a mio avviso la sua più idonea collocazione".

Gaetano Castelli ha lavorato soprattutto sull'integrazione tra elementi della scenografia, apparati video e luci, in modo da fonderli in un tutt’uno che celebri la bellezza del teatro e dia il meglio di sé con i cantanti in gara, offrendo loro una scenografia in grado di rappresentare tutti, dal cantante blasonato che ha molti Sanremo sulle spalle a quello che, giovanissimo, si trova per la prima volta sul palco.

"I principali, i fondali e le quinte – ha spiegato Castelli - contengono, all'interno, apparati video e sceno-luminosi che, per la prima volta, sono completamente integrati con le luci del direttore della fotografia Mario Catapano”.

In questo modo "la scena acquista dinamismo grazie alle sue forme sinuose, agli accorgimenti prospettici e alla sincronia con il ritmo musicale di tutti gli effetti luminosi e grafici, personalizzati per ogni artista e sottolineati dal dinamismo della ripresa firmata da Stefano Vicario", ha concluso Castelli che si è detto "felicissimo" del suo ritorno all’Ariston.

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