Schizzi (malvagi) di personaggi e di vita parigina

Difficile trovare uno scrittore sfaccettato, dal punto di vista umano e letterario, come Joris-Karl Huysmans (1848-1907), autore decadente, naturalista, satanico, cristianissimo... Nella sua vasta produzione rientra anche un pugno di brevi prose che uscirono nel 1880 dal libraio-editore Henri Vaton sotto il titolo Croquis parisiens. Ora una scelta di questi «Schizzi parigini», inediti in Italia e scovati dal bibliofilo Antonio Castronuovo, sono pubblicati dall'editore pistoiese Fabrizio Zollo: L'ossessione e altre prose (Via del Vento, pagg. 34, euro 4, cura e traduzione di Pasquale Di Palmo; per gentile concessione pubblichiamo qui la prosa Le gousset, «L'ascella»). Più che racconti sono fantasie e «minuzie», parigine e no. Quadretti di vita quotidiana e ritratti di personaggi comuni, ma narrati con stile surreale, ironico, cinico: venditori ambulanti, lavandaie, barbieri... La raccolta si colloca nella fase «naturalista» di Huysmans: uscita nel 1880, precede di poco quell'A vau l'eau del 1882 che rappresenta il primo distacco dal Naturalismo. La svolta finale sarà nel 1884 con il celebre À rebours (A ritroso) di cui in queste pagine si sentono alcuni echi. Poi, dal 1890, inizierà l'interesse dell'autore per satanismo e magia.

Come spiega Castronuovo, ne deriva che i Croquis rappresentano una fase di relativa «quiete narrativa» di Huysmans. Anche se poi, leggendo, ci si accorge che già emergono i suoi caratteri di scrittore decadente, con tratti persino «malvagi». Le anime diverse di Huysmans.Luigi Mascheroni

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