Uno sciopero della Cgil potrebbe bloccare il balletto «L’altra metà del cielo»

Uno sciopero della Cgil potrebbe bloccare il balletto «L’altra metà del cielo»

Con il debutto del 31 marzo, la Scala avrebbe dovuto fare il botto. Tutto sold out, a beneficio di botteghino, artisti, pubblico. Il debutto del balletto, su musiche e con la drammaturgia di Vasco Rossi, L’altra metà del cielo, era atteso con l’ansia di una prima del 7 dicembre. Guarda un po’, la Scala, in ben calcolato equilibrio fra tradizione e novità, che addirittura si fa rock. E si lancia in una vita spericolata consegnando il proprio corpo di ballo, maestranze, edificio, immagine a Vasco. Come reagirà il pubblico a una delle operazioni più chiacchierate della Scala? In realtà sono ben altri i pericoli, non proprio calcolati. Si minaccia sciopero proprio sulla prima di sabato. Sì, quella dove non trovi più neppure un biglietto. Da tempo si ventilava la minaccia di scioperi. Tanta carne al fuoco. La legge 100 che impedisce ai dipendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche di condurre, parallelamente a quanto richiesto dall’istituzione, lavori in proprio. Ma soprattutto si contesta l’iperproduttività della Scala. Cioè si lavorerebbe troppo, si contestano ritmi frenetici e stressanti così capita che le situazioni sfuggano al controllo e dunque cadano pezzi di scenografia con il rischio di mettere a repentaglio la vita di chi opera. Così la Cgl ha proclamato sciopero a seguito delle posizioni del governo sull’articolo 18, e in risposta alla lettera firmata dal Direttore generale della Scala, Di Freda, inviata ai responsabili e ai capi di squadra tecnica. Il Dg - dicono dalla Cgil - scarica ogni responsabilità dell’incidente degli ultimi mesi sugli operatori stessi, anziché riconoscere errori di programmazione. E come sempre,è stata scelta la serata più mediatica per scioperare. Sono in corso Le Nozze di Figaro di Mozart, per esempio, con il ventiquattrenne Andrea Battistoni.

Ma lì non s’è colpito, il ritorno di visibilità dello sciopero non sarebbe stato lo stesso. È una primavera calda per i teatri italiani. Al Maggio, la sovrintendente ha mandato in scena addirittura un’Anna Bolena con cantanti e pianoforte...

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