Scusi Montalbàn, chi ha ucciso Agatha Christie?

Non esiste pretesto migliore del giallo per fare buona letteratura. Molti capolavori hanno spunti, trame, situazioni o personaggi «gialli», e più di un giallo - quelli di Georges Simenon o Friedrich Dürrenmatt, citiamo due autori quasi a caso - sono capolavori. Poi, esistono i pastiche, fra giallo classico e alta letteratura.

Ecco, Il premeditato omicidio di Agatha Christie di Manuel Vázquez Montalbán, un racconto del 1973 uscito nel volume Pigmalión y otros relatos e ora pubblicato autonomamente da Henry Beyle (pagg. 22, euro 25; traduzione di Ilide Carmignani), è un incantevole pastiche, un po' omaggio un po' divertissement, che gioca in maniera elegante con la letteratura gialla.

L'autore del breve racconto è Manuel Vázquez Montalbán (1939-2003), il quale da un parte è un riconosciuto maestro del poliziesco spagnolo, inventore del detective privato Pepe Carvalho, e dell'altro è lo scrittore che ha ispirato ad Andrea Camilleri (il più fortunato giallista della storia italiana recente) nientemeno che il nome del suo commissario di polizia: Salvo Montalbano.

La protagonista della storia, come da titolo - Il premeditato omicidio di Agatha Christie - è invece la scrittrice di gialli più venduta al mondo, Mrs Christie (1890-1976), la quale viene trovata morta già alla dodicesima riga del racconto, e sul cui omicidio indaga il suo celebre figlio letterario: Hercule Poirot.

Chi ha ucciso (con una daga serba rubata dalla sua stessa collezione...) la grande scrittrice? Ed è soltanto un caso che in quel momento nella villa si trovassero anche Poirot e il suo fedele amico, il capitano Arthur Hastings, già pronti a interrogare tutti? E, a proposito: chi sono gli altri ospiti (però, che strani personaggi letterari...), e cosa ci fanno qui, e che alibi hanno?

Salotti georgiani, bicchierini di Porto, il classico raduno dei sospettati in biblioteca, un playboy, un Commodoro,

un ex croupier, i domestici che non fanno un plissé...

Per apprezzare il caso - risolverlo in fondo non è così importante - servono lettori attenti, e non per forza amanti dei gialli. Basta che amino la buona letteratura...

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