Se «Bohème» trasforma anche i cinema in teatri

Negli ultimi anni, gli esercenti delle sale cinematografiche italiane, visto anche il deperimento della qualità media delle pellicole proiettate, si sono ingegnati trasformando i cinema in centri poliedrici di diffusione delle arti. Così, ormai, non stupisce più di tanto il trovare, all'interno di un cartellone del grande schermo, anche serate dedicate alla trasmissione di eventi particolari e live come concerti, partite, balletti, opere teatrali e liriche. Con un livello di godibilità assoluta per lo spettatore che, senza fare troppa strada, può assistere ad eventi prestigiosi che si stanno svolgendo, in contemporanea, in giro per il mondo.

Un esempio, è dato dalla stagione della Royal Opera House di Londra (uno dei teatri d'opera più importanti del mondo) che grazie all'intervento prezioso di QMI (prima società italiana di Entertainment Marketing and Communication) che la distribuisce nei cinema italiani, è approdata nelle nostre sale offrendo all'utente spettacoli di valore assoluto. Dallo scorso 16 ottobre, con la proiezione della Manon di The Royal Ballet, infatti, il ricco calendario del famoso teatro inglese è stato «esportato» anche da noi, consentendo agli amanti di opera e balletto di godersi l'eccellenza di titoli portati in scena da interpreti di alto livello. Stasera, ad esempio, in 80 sale cinematografiche dislocate in tutta Italia, sarà trasmessa, in diretta, alle ore 20.15, La Bohème , una delle opere più popolari e famose di Giacomo Puccini, struggente storia d'amore che ha attraversato i tempi. Questo particolare allestimento del celebre capolavoro, fin dal suo debutto nel 1974, è stato riproposto con regolarità sul palco del Covent Garden, tanto da fregiarsi del titolo di opera più rappresentata dalla Royal Opera House. E quella di quest'anno è la sua ultima messa in scena, occasione, perciò, imperdibile, anche per il «pubblico cinematografico», di assaporare un lavoro che ha già fatto la storia. A dare il volto e, soprattutto, la voce ai protagonisti, la giovane Mimì e il poeta Rodolfo, saranno due star affermate come Anna Netrebko e Joseph Calleja, mentre toccherà, rispettivamente, a Lucas Meachem e Jennifer Rowley interpretare Marcello e Musetta. Questa versione, diretta da John Copley, è stata giudicata «un capolavoro del realismo» e le scenografie di Julia Trevelyan Oman evocano in maniera emozionante le atmosfere parigine del XIX secolo. Toccherà all'israeliano Dan Ettinger dirigere alcune fra le arie più toccanti, amate e, certamente, conosciute dal pubblico. Nei quattro atti, infatti,(cantati in italiano) per una durata di 2 ore e 50 minuti (inclusi 2 intervalli), riecheggeranno, via satellite, da Che gelida manina a Sì, mi chiamano Mimì , fino a O soave fanciulla . Insomma, anche se virtualmente, questa sera vi sembrerà di entrare in uno dei templi dei teatri d'opera mondiali.

Anzi, l'opera e il balletto al cinema si possono assaporare con un audio eccezionale grazie ai progressi tecnologici introdotti, con una visuale, in molti casi, migliore di chi è seduto, come in questo caso, a Londra, in platea.

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