Coronavirus

Selvaggia Lucarelli contraria alla sospensione di Ballando con le stelle

Sevaggia Lucarelli definisce "sciocca" la scelta della Rai di sospendere Ballando con le stelle per il coronavirus

Selvaggia Lucarelli contraria alla sospensione di Ballando con le stelle

La diffusione del coronavirus e l’emergenza vissuta dall’Italia sta avendo delle conseguenze anche sul mondo dello spettacolo: Rai e Mediaset hanno deciso di sospendere alcuni programmi e i vertici di Viale Mazzini hanno ritenuto opportuno rinviare anche la messa in onda di Ballando con le stelle.

Lo show di Rai 1, condotto da Milly Carlucci, era previsto per il prossimo 28 marzo, ma la Rai ha deciso di posticipare tutto a data da destinarsi. Secondo Tvblog, la tv di Stato avrebbe pensato di rimandare tutto a settembre, ma la conduttrice si sarebbe opposta riuscendo ad ottenere l’ok per aprile. Tutto, però, resta da definire e questa scelta di sospendere un programma di intrattenimento non è stata accolta di buon grado da Selvaggia Lucarelli.

La giornalista, presenza fissa tra i giurati di Ballando con le stelle, ha manifestato tutto il suo dissenso con un post su Twitter in cui, oltre a ritenere sciocco lo stop ai programmi Rai che non si occupano di informazione, ha fatto presente che questa scelta inciderà sull’economia familiare di ben 150 dipendenti. “Io non so come andrà e neppure se ci sarò ma chiedere di chiudere programmi di intrattenimento in base a non so quale principio è sciocco – ha twittato la Lucarelli - . A Ballando lavorano 150 persone. Sono 150 famiglie. Ricordatevelo”.

Nonostante la Carlucci avesse più volte sottolineato che i lavori per il suo show fossero già in corso con tutte le precauzioni richieste dal Governo, la Rai ha deciso, dopo l’ultimo decreto, di salvaguardare la salute delle persone posticipando l’inizio di Ballando con le stelle ad aprile, teoricamente il 25.

La conduttrice, dunque, non ha potuto far altro che accettare la decisione e attendere la messa in onda di uno show che, da tempo, raccoglie milioni di italiani davanti al piccolo schermo.

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