Cultura e Spettacoli

Semideserta la camera ardente della Pampanini

Niente parenti, volti noti e istituzionali. Oggi il funerale

Che triste addio per Silvana Pampanini. A salutare la diva che negli anni '50 e '60 ha fatto sognare migliaia di italiani, ieri pomeriggio sono andati in pochi. La sala allestita in Campidoglio in Protomoteca è rimasta praticamente vuota tranne qualche sporadica visita. In sala (almeno nelle prime ore del pomeriggio) solo pochi amici intimi sono andati a rendere omaggio al feretro, chiuso in una bara bianca con sopra cinque rose. Nessun parente si è presentato, neppure la sorella Maria Teresa che ha problemi di salute. Nessun volto noto del cinema, nessun rappresentate delle istituzioni o politici, fatta eccezione per il subcommissario alla Cultura, Livio Panini d'Alba, che ha accolto il feretro, nonostante la camere ardente si tenesse proprio «in casa», ovvero nei locali della sala della Protomoteca. Ma soprattutto non c'era il popolo, la gente comune, il che significa che il ricordo dell'attrice è ormai svanito tra quelli che la videro nei suoi fulgenti anni e che le generazioni più recenti non sanno neppure chi sia. Comunque, stamattina ci saranno i funerali e magari per l'ultimo saluto ci sarà una maggiore attenzione: le esequie si terranno alle 11 nella basilica di Santa Croce al Flaminio, in via Guido Reni.

A comunicarlo la sorella Maria Teresa, che ne ha dato notizia nel testo del necrologio. RS

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