Cultura e Spettacoli

Sfida a colpi di classifiche. Conti e "Top Dieci": ecco la Fase 2 dello show

Due squadre in gara, super-ospiti e la voglia di ripartire: "Ma mi manca la gente in studio"

Sfida a colpi di classifiche. Conti e  "Top Dieci": ecco la Fase 2 dello show

E finalmente anche per Raiuno scocca la fase due. Dopo mesi di repliche obbligate, di programmi chiusi a forza, amputati o snaturati, il coronavirus allarga abbastanza le maglie per consentire il ritorno di un varietà di prima serata. E da domenica 14 (proseguendo poi per tre venerdì) ecco Carlo Conti, fin qui eroicamente solo alla serata dei David - o con la sola compagnia di Gianni Morandi per quella da Assisi - tornare alla guida di un vero show, quasi simile a quelli autentici: Top dieci, format scandinavo «che già prima del lockdown stavamo adattando - racconta lui - e poi abbiamo ri-adattato alle misure di sicurezza cui ora siamo obbligati». Il che vuol dire: niente pubblico, niente orchestra, niente balletto. Ma numerosi ospiti, almeno; una gara coinvolgente, e soprattutto «un entusiasmo nuovo, col quale cogliere la sfida, anche stimolante, di donare leggerezza, allegria, speranza. E contribuire, per quel che possiamo, al ritorno di giorni migliori».

Così ecco due squadre, I «Don Matteo» - con gli interpreti dell'omonima serie Nino Frassica, Flavio Insinna e Maria Chiara Giannetta - e i «Principi abusivi» - ovvero Alessandro Siani, Christian De Sica, Serena Autieri, dal titolo del loro film - sfidarsi su classifiche di tutte le epoche e i generi. Dalle più classiche su dischi o cantanti, alle più curiose: quali sono i 10 oggetti più rubati negli alberghi? Quali i 10 più dimenticati sui treni? Quali i nomi per bambine più diffusi nel 1960? E nel 2019? E se qualcuno propone proprio a Conti di stilare una classifica «alla Rocco Schiavone» - le 10 cose che più ti rompono le scatole - a lui scappa da dire: «Non credo che ne basterebbero dieci. Sul lavoro la prima è la prova degli abiti. Detesto talmente farmi prendere le misure che evito accuratamente di dimagrire o ingrassare, pur di mantenerle inalterate. Nella vita, invece, ciò che maggiormente mi rompe le scatole è la maleducazione. E poi la disonestà».

Alla prima puntata di Top dieci, per almanaccare sulle proprie, personali classifiche, parteciperanno come ospiti anche Roberto Mancini e Massimo Ranieri. Mentre da casa si potrà rispondere alla fatale domanda-social: cosa vi è mancato di più durante la quarantena? «A me, devo essere sincero, non è mancato niente - ammette Conti -. Io sono un privilegiato. Accanto a me c'erano le persone che amo di più, mia moglie, mio figlio; e se non fosse stato per le notizie angosciose, tutto si è risolto in una specie di lunga vacanza. Avevo perfino un giardino, dove prendere il sole e abbronzarmi!». Ricorderà anche lui, come tutti, «le due immagini-simbolo di questa tragedia. Il Papa che benedice una piazza San Pietro vuota. E la fila di camion con le bare sulle strade di Bergamo».

L'impresa dei David, l'andare in onda completamente solo, in uno studio totalmente vuoto «non è stato facile. La tv è un gioco di squadra; ed era tutto così silenzioso che quasi non mi accorgevo di essere in onda. Per fortuna l'età mi porta a non preoccuparmi, ad appoggiarmi all'esperienza. E poi c'è anche un pizzico d'incoscienza: si deve fare? Lo fa». Certo: l'assenza di spettatori resta un grosso problema, «perché il primo pubblico per me è proprio quello in studio. Le sue reazioni - le risate, gli applausi - sono le stesse di quello da casa, e quindi è altrettanto importante. Anche per questo, almeno nei momenti clou, a Top dieci avremo degli applausi registrati». C'è poi la questione delle prove ridotte, «perché per motivi di sicurezza si prova di meno e con meno gente».

«Ma Carlo sa semplificare qualsiasi problema - commenta il direttore di Raiuno, Stefano Coletta -. È sempre positivo, sempre ottimista. Con lui le difficoltà si trasformano in sfide da vincere. Per questo ho voluto a tutti i costi che a riaprire l'intrattenimento di rete fosse proprio lui». Com'era da aspettarsi, la forzata clausura casalinga degli italiani ha alzato gli ascolti dell'ammiraglia Rai: «Con la prima serata siamo in attivo. E col resto della giornata in pari». Non a caso, oltre alla chiusura di stagione dell'intrattenimento di Raiuno, a Conti spetterà la riapertura, a settembre, con i Music Award. «Ma sappiamo solo che li faremo a Verona. Nient'altro.

Anche lì dobbiamo navigare a vista».

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