In fondo basta la chitarra liquida e potente in apertura di Sara nel sole per capire che questa Opera seconda non è una compilation furbetta dei Pooh. È proprio un disco nuovo da cima a fondo perché i brani, presi dal loro repertorio, sono stati riarrangiati ed eseguiti con un'orchestra di 67 elementi formata da musicisti della Sinfonica Rai di Torino, del Teatro Regio sempre di Torino e di altri maestri delle migliori orchestre d'Italia. «In più c'è anche molta musica inedita perché, ad esempio, abbiamo composto nuove partiture per collegare e unire vari brani» spiegano Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Red Canzian, che hanno quarantasei anni di carriera alle spalle ma conservano la voglia dei pivellini esordienti. Si rimboccano le maniche, si mettono sempre in gioco e provate a dire che non è vero. In fondo, gli ultimi tre album sono il frutto di tre idee diverse (la «rigenerazione» del beat, l'ingresso di nuovi musicisti dopo l'addio di D'Orazio e ora l'orchestra). E il 26 ottobre a Grosseto inizieranno un altro tour, fatto di tre ore di concerto per volta con uno standard qualitativo che quasi tutti (gli altri) se lo scordano. «Da In diretta nel vento fino a È bello riaverti, in Opera seconda abbiamo voluto dare una seconda chance a brani della nostra storia che raccontano anche un po' di Italia», spiegano loro che, oltretutto, per Maria Marea hanno duettato con Claudio Baglioni e con Mario Biondi in Ci penserò domani. Su disco, le voci dei Pooh conservano l'agilità dei bei tempi, arrivando ad acuti in effetti cristallini. E, a questo giro, dal vivo si faranno accompagnare dalla Ensamble Symphony Orchestra provando - ad esempio con l'esecuzione integrale di Parsifal - a spolverare un'altra volta la vocazione progressive che li accompagna da sempre. «Quello è il nostro mondo, dopotutto», sorridono, confermando che interpreteranno tutte le undici nuove canzoni.
Qualcuna, come Quaderno di donna o Pierre, che descrive l'incontro per strada con un ex compagno di scuola in abiti femminili, sorprenderà i più giovani per l'impegnativa lucidità del testo. Altre, magari Il ragazzo del cielo, faranno sudare ancor di più anche l'orchestra tanto sono complesse. Ma nell'insieme tutte sono nuove. E non è poco in un momento in cui tanta musica sembra già vecchia appena nata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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