Sgarbi contro Volo, che ha strigliato Salvini: "Andrà anche dai camorristi e dalla 'ndrangheta"

Vittorio Sgarbi striglia Fabio Volo, che si è scagliato contro Matteo Salvini che ha citofonato a casa di una famiglia chiedendo loro se spacciavano; ne è sorta una grande polemica

Sgarbi contro Volo, che ha strigliato Salvini: "Andrà anche dai camorristi e dalla 'ndrangheta"

Si è acceso lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Fabio Volo dopo le parole pronunciate dallo scrittore in merito al gesto di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha suonato il citofono in un palazzo chiedendo a una famiglia se tra loro ci fossero degli spacciatori, come gli era stato segnalato poco prima.

L'azione di Matteo Salvini è oggi al centro di una forte polemica e in tutto ciò si è inserito anche Vittorio Sgarbi, che non ha gradito quanto detto da Fabio Volo durante la puntata de Le Iene. "Perché non vai a suonare il campanello di un camorrista?", ha chiesto lo scrittore a Matteo Salvini attraverso le telecamere del programma di Italia Uno. A Fabio Volo ha risposto Vittorio Sgarbi: "Incomprensibile l’irritazione di Volo: sopravvaluta o sottovaluta Salvini. Si tratta di colpi di teatro e di provocazioni. D’altra parte se Volo avesse un figlio di cui si può identificare il pusher, dovrebbe avere il coraggio di affrontarlo." Così ha spiegato Sgarbi il gesto plateale di Matteo Salvini in diretta televisiva, effettuato dopo una segnalazione.

A quel punto Vittorio Sgarbi ha voluto ricordare a Fabio Volo che Matteo Salvini è candidato anche per le elezioni in Calabria e che presto aprirà la campagna elettorale per la Campania. "Nessun dubbio che risponderà positivamente alla sfida di Volo e andrà, con molti sostenitori, a suonare il campanello di un pusher della camorra o della ‘ndrangheta. Ne sono certo", ha detto l'esperto d'arte, che ha affondato l'attacco: "A quel punto cosa dirà Volo? Magari dirà: Salvini, perché non vai suonare il campanello della casa di Grillo, dove il figlio con un gruppo di amici forse drogati ha probabilmente stuprato una ragazza?" Con l'ironia e la sagacia che da sempre lo contraddistingue, Vittorio Sgarbi ha quindi concluso il suo pensiero sulle affermazioni di Fabio Volo: "Non è detto che un giorno non suoni anche il suo campanello. Con molti auguri."

Quella di Fabio Volo non è che una delle voci che hanno contestato Matteo Salvini per la sua azione nella periferia di Bologna. Il leader della Lega ha seguito l'indicazione di un'inquilina del palazzo del quartiere Pilastro in cui si è svolto il tutto. "Buona sera, suo figlio è uno spacciatore?", ha chiesto l'ex Premier al citofono. Le conseguenze non sono state solo contro il leader politico, che da stamattina è bersagliato dal fuoco incrociato.

Anche la donna che ha effettuato la segnalazione a Matteo Salvini ha subito conseguenze per il suo gesto. Stamattina, lei ha trovato il parabrezza della sua auto scheggiato e i vetri laterali frantumati, probabilmente perché colpiti da un sasso.

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