Con Shrek 2 arriva la lotta agli stereotipi classici

Nel secondo capitolo delle sue avventure, Shrek 2, l'orco verde che ha sfidato la Disney prende di mira non pochi stereotipi del genere

Con Shrek 2 arriva la lotta agli stereotipi classici

Shrek 2 è, come facilmente intuibile dal titolo, il secondo capitolo della tetralogia dedicata all'orco Shrek. Il film, che andrà in onda questa sera alle 20.28 su Italia 1, prende il via direttamente da dove si era interrotto il primo film, partendo da quel "E vissero per sempre felici e contenti", tipico di ogni favola che si rispetti.

Shrek 2, la trama

Shrek e Fiona si sono sposati e hanno avuto il lieto fine che meritavano. Per i due inizia così quella che immaginano essere una lunga vita domestica e felice. Peccato che, di punto in bianco, alla porta della loro casa si presenta la guardia reale che invita Fiona a casa dei suoi genitori, il re e la regina di Molto, molto lontano. Fiona non vede l'ora di andare a casa e, per farla felice, Shrek accetta, sebbene sia convinto che i reali non vedranno di buon occhio né la sua natura di orco né il nuovo aspetto fisico della figlia. Ad accompagnare la coppia ci sarà anche il fidato Ciuchino che assisterà alla freddezza con cui il re tratta il nuovo genero.

Come se non bastasse, si viene a sapere che il re aveva fatto un accordo con la Fata Madrina: Fiona doveva essere salvata da suo figlio, Azzurro, che in questo modo sarebbe diventato l'erede di Molto, molto lontano. Mentre Fiona è ignara di tutto questo, Shrek comincerà un percorso per diventare il tipo di uomo che pensa sia degno di sua moglie. E in questa nuova avventura sarà accompagnato anche dal Gatto con gli stivali (Antonio Banderas).

Shrek e la distruzione degli stereotipi

Il primo capitolo di Shrek era stato accolto con favore tanto dal pubblico quanto dalla critica: entrambi avevano applaudito alla scelta di riscrivere i canoni della fiaba classica, prendendo di mira apertamente il mondo e gli standard portati in scena dalla Disney. Con un tale successo alle spalle era pressoché prevedibile la curiosità con cui ci si accostò all'uscita in sala di Shrek 2. E se il primo film sembrava evidentemente occupato a smembrare l'idea di fiaba classica, Shrek 2 prende piuttosto di mira una certa femminilità legata all'idea di donna come angelo del focolare e, allo stesso tempo, il concetto evanescente di bellezza.

Sin dall'inizio del film, quando lo spettatore si trova ad assistere a un montaggio comico della vita di coppia di Fiona e Shrek, appare subito evidente che Fiona non ha nessuna intenzione di rimanere incastrata nel ruolo della "principessa Disney", il cui unico scopo è trovare un bel principe ed essere "la più bella del reame". La pellicola animata mette subito sotto scatto questo genere di racconto: infatti proprio all'inizio del film si vede, ad esempio, Fiona che si fa la barba come Shrek. Inoltre, poco dopo, viene mostrata una scena che è un omaggio al film Da qui all'eternità e, nello specifico, alla scena in cui Burt Lancaster e Deborah Kerr si baciano sulla spiaggia. In Shrek 2, però, l'onda che accarezza i due amanti sostituisce Fiona con una ragazza/sirena (chiaro riferimento a La sirenetta di casa Disney) che Fiona deve staccare da suo marito.

Fiona dimostra poi ancora una volta di essere una principessa che non ha bisogno di essere salvata: anzi, sempre verso l'inizio è lei che salva Shrek, dopo che suo marito cade in una trappola. Mentre Shrek è appeso a testa in giù, Fiona affronta fisicamente gli uomini che vanno a caccia di orchi e riesce ad avere la meglio, prima di andare a baciare suo marito, in un altro omaggio cinematografico, che stavolta guarda allo Spider-Man di Sam Raimi.

È proprio nel personaggio di Fiona che Shrek 2 si diverte nell'abbattere stereotipi: la principessa viene vista emettere peti e rutti come se niente fosse, disintegrando l'ideale angelico che al cinema aveva spopolato. Inoltre Shrek 2 è una pellicola che distrugge anche il classico accostamento di bellezza e bontà d'animo. Decenni di produzione Disney avevano messo i giovani spettatori davanti alla consapevolezza che i cattivi delle storie erano sempre lontani dal concetto di bellezza, comunemente intesa. La vecchia strega di Biancaneve, le sorellastre di Cenerentola, la Malefica de La bella addormentata nel bosco: gli antagonisti erano sempre quelli più brutti o meno affascinanti. Quelli, cioè, che non rispondevano a un concetto diffuso di bellezza. Al contrario principesse come Biancaneve, Cenerentola, Belle, Ariel e così via avevano tutte un canone di bellezza che le metteva immediatamente nei panni delle eroine. Shrek 2 ribalta questo assunto.

I cattivi della storia - Fata Madrina e Azzurro - sono estremamente belli e popolari.

Eppure sono proprio coloro che remano contro gli eroi. E quando anche Shrek e Fiona si trovano "intrappolati" in corpi perfetti e volti magnifici si trovano estremamente a disagio, come se si trovassero nella pelle di qualcun altro.

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