Pillole reali

"Ma che aspetto avranno i loro figli?": l'accusa di razzismo travolge Carlo

Il principe Carlo è stato travolto dallo scandalo sui presunti commenti razzisti contro Archie, ma Buckingham Palace snobba le accuse

"Ma che aspetto avranno i loro figli?": l'accusa di razzismo travolge Carlo

Chi ha offeso il piccolo Archie? Il principe Carlo? La principessa Anna? Nessuno di loro? Forse non lo sapremo mai. Un altro mistero royal che rimarrà chiuso a chiave nelle stanze di Buckingham Palace. Per dirla tutta non abbiamo uno straccio di prova in mano. Non sappiamo nemmeno se la presunta frase razzista sia nata semplicemente da uno o più equivoci, o se Harry e Meghan abbiano sollevato di proposito un polverone contro la royal family. Oppure, ancora, se sia stato qualche machiavellico valletto ad architettare lo scandalo, manipolando frasi e intenzioni. Abbiamo solo ipotesi. L’atteggiamento laconico dei Sussex durante l’intervista a Oprah non ha fatto che accendere e alimentare la fiamma del sospetto, ingigantendo una questione che, magari, poteva essere risolta in poco tempo e in privato.

Quel commento ambiguo

La bomba è esplosa durante l’intervista di Harry e Meghan a Oprah Winfrey. La duchessa di Sussex ha rivelato: Ero incinta da qualche mese di Archie e cominciai a sentire strane conversazioni. A Palazzo c’era chi ipotizzava che mio figlio non avrebbe dovuto ricevere alcun titolo regale. Si chiedevano quanto potesse essere scura la pelle del neonato…e rapidamente questi discorsi alimentarono una campagna denigratoria”. Quando la Winfrey ha chiesto a Meghan chi fosse l’autore di queste presunte dichiarazioni, la risposta è stata molto vaga: “Componenti della famiglia reale, ma non voglio dire altro. Questa rivelazione li danneggerebbe gravemente”. In realtà a danneggiare i Windsor è stata proprio questa rivelazione “a metà”, che non ha fatto altro se non alimentare una specie di “caccia alle streghe”. A ben poco è servita la difesa di William: “Non siamo affatto una famiglia razzista”. Il comunicato ufficiale di Buckingham Palace ha definito “preoccupanti” i possibili episodi discriminatori e promesso di “prendere molto seriamente” l’accaduto, “sebbene alcune ricostruzioni possano variare”.

La “colpevole” è la principessa Anna?

Nel suo podcast, ripreso dal Daily Mail, Lady Colin Campbell ha raccontato: "Quando i Sussex hanno raccontato quell’episodio si riferivano alla principessa Anna”. La vicenda, però, sarebbe frutto di un equivoco: “…La figlia della sovrana è stata fraintesa, il colore della pelle non c’entra nulla. La sua preoccupazione riguardava l’incapacità di Meghan di adattarsi al ruolo, il suo background lontano dai protocolli di Palazzo, vedeva dei rischi all’orizzonte”. Anna, sostiene la Campbell, “pensava che la duchessa non avrebbe avuto rispetto dell’istituzione e immaginava che, se dal matrimonio con Harry fossero arrivati dei figli, si sarebbero creati enormi problemi”. La principessa si sarebbe focalizzata sulle differenze culturali tra Stati Uniti e Regno Unito, portando avanti un discorso che Meghan non sarebbe stata “capace di accettare e di apprezzare”. La Campbell ha sottolineato: “Nessuno è colpevole di razzismo, ma senza dubbio la principessa Anna è stata quella che in famiglia più di tutti era contraria al matrimonio con Meghan”. Nel suo libro “Meghan and Harry: The Real Story”, citato dall'Express, l'esperta racconta: “La principessa Anna ha difeso strenuamente la sua idea, cioè ‘non sposare quella ragazza, è inadatta. È sbagliata per noi, è sbagliata per il Paese, è sbagliata per il ruolo che l’attende’. E ciò si è rivelato vero”.

Il principe Carlo nell’occhio del ciclone

“Brothers And Wives: Inside the Private Lives of William, Kate, Harry and Meghan”, nuovo libro del giornalista Christopher Andersen, mette in discussione le teorie della Campbell, colpendo un insospettabile: il principe Carlo. Il 27 novembre 2017, giorno dell’annuncio del fidanzamento di Harry e Meghan, l’erede al trono avrebbe detto a Camilla: “Mi domando che aspetto avranno i loro figli”. La duchessa di Cornovaglia avrebbe risposto: “Sono certa che saranno assolutamente bellissimi”. Il principe, però, avrebbe ribattuto: “Voglio dire, che carnagione potranno avere?”. L’erede al trono non è rimasto in silenzio di fronte alle accuse. Un suo portavoce ha chiarito: “È semplicemente fantasia, non merita ulteriori commenti”. Per Clarence House si tratta dell’ennesima operazione di marketing che sfrutta il nome dei Windsor. Tuttavia sembra che lo staff di Carlo abbia letto il libro in anteprima (la pubblicazione è avvenuta lo scorso 30 novembre negli Usa) e siano stati contattati gli avvocati del principe per decidere un’eventuale strategia di difesa.

Scagionati la Regina e il principe Filippo

Nella versione aggiornata del libro “Finding Freedom” Omid Scobie e Carolyn Durand sostengono che i duchi di Sussex avrebbero voluto rivelare il nome dell’autore dei presunti commenti offensivi rivolti ad Archie durante l’intervista a Oprah Winfrey. All’ultimo, però, ci avrebbero ripensato per non compromettere la reputazione della royal family. Una cosa è certa: non si tratterebbe né della regina Elisabetta, né del defunto duca di Edimburgo. A scagionare le due “colonne” dei Windsor è stato il principe Harry in un passaggio dell’intervista a Oprah non andato in onda lo scorso 8 marzo per motivi di tempo, ma mostrato il giorno seguente in un talk show della Cbs. A tal proposito si è espressa anche la celebre presentatrice americana, affermando: “[Il duca di Sussex] non ha voluto condividere con me l’identità” del membro razzista della royal family, “ma ha voluto essere sicuro che io sapessi che non si è trattato né di sua nonna, né di suo nonno e che avessi l’opportunità di diffonderlo”.

Verità o marketing?

A proposito del principe Carlo e del suo presunto dialogo con Camilla, Christopher Andersen fa una precisazione, riportata dal Mirror, in cui spiega che dei “cortigiani intriganti” avrebbero dato alle parole di Carlo un significato “razzista”. Poi prosegue: “La domanda posta da Carlo è risuonata in modo meno innocente tra i saloni di Buckingham Palace”. Un insider ha riferito il Sun: “Le affermazioni sono assolutamente ridicole…in realtà commentarle servirà semplicemente a far vendere un numero maggiore di copie, più che a danneggiare la reputazione di Carlo”. Anche Buckingham Palace preferisce minimizzare e con una nota ufficiale fa sapere: “Non facciamo commenti su questo tipo di libri, in modo da non correre il rischio di dare loro una qualche forma di autorità o credibilità”. L’esperta Ingrid Seward ha dichiarato: “Penso che Carlo sia molto irritato e infastidito da questo tipo di affermazioni, perché razzista è l’ultima parola che lo rappresenta.

Se facesse un commento, sono certa che sarebbe in modo assolutamente innocente, come farebbe chiunque chiedendosi che aspetto potrà avere un bambino appena nato”.

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