Catherine Spaak: "Bullizzata sul set dell’Armata Brancaleone"

A Radio2 Catherine Spaak si rivela fra cinema, società e bullismo

Catherine Spaak: "Bullizzata sul set dell’Armata Brancaleone"

Intervenuta alla trasmissione “I Lunatici”, il format di Radio2 condotto da Roberto Arduini e Andrea di Ciancio, Catherine Spaak ha rivelato dettagli particolari sul suo esordio di attrice senza dimenticare, come da consuetudine, una stoccata al #Metoo

“Quando sono arrivata qui in Italia ero giovanissima, non conoscevo neanche una parola, ero in un paese sconosciuto. Qui tutto era diverso dalla Francia, si stupivano che a 15 anni fossi arrivata qui ed ero per di più anche da sola.” E poi sul suo lavoro di attrice afferma: “Pensavo che il cinema fosse abitato da persone aperte ma invece non è così. Ci sono regole dure. Sul set ci sono più di 30 uomini, poche donne e c’è molta misogenia. Girare il film de L’armata Brancaleone è stato atroce.” La Spaak infatti non conserva un bel ricordo del suo primo ruolo da diva indiscussa. “Sul set riuscivo a stento a trattenere le lacrime. Erano tutti uomini. Mi prendevano sempre in giro. Ci fu del bullismo nei miei riguardi, e fu una cosa molto difficile da gestire.”

Sul #Metoo poi aggiunge: “avevo già parlato molti anni fa delle violenze sul set. Molte mie colleghe avevano risposto che a loro non era mai successo niente.

C’era molto, forte troppa, omertà. Claudia Cardinale? Un grande amica, in quel periodo era raro riuscire a far convivere due dive sul set. Ero amico di Monica Vitti, la frequentavo anche al di là del lavoro. Di lei ho un bellissimo ricordo” conclude.

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