Torna "Summertime". E il teen drama si fa più maturo
3 Giugno 2021 - 12:34Il mix tra dramma sentimentale e coming of age, ambientato sulla riviera romagnola, torna con nuovi episodi migliori e in grado di generare empatia in un target anagrafico più ampio
Con l’approssimarsi dell’estate riecco Summertime, la serie Netflix italiana che ha debuttato lo scorso anno durante il lockdown. La seconda stagione è una piacevole sorpresa: più solida, avvincente ed efficace rispetto alla prima (qui la recensione), punta meno sulla modalità vacanziera e più sui dubbi esistenziali dei vari personaggi.
Negli otto episodi diretti da Francesco Lagi e Marta Savina, la spensieratezza va scemando: per Summer e per i suoi amici è tempo di scelte, ovvero di responsabilità. Ci sono ancora le serate di festa, i lavori stagionali, le spiagge, ma l’accento è su quel che avverrà una volta finita la bella stagione, su quale piega dare al proprio futuro e su decisioni che coinvolgono non solo i giovani protagonisti ma anche i loro comprimari più maturi. Di fronte a persone di ogni età che mettono in discussione il proprio disegno di vita, il target di potenziali spettatori diventa più amplio di quello tipico da teen drama.
Siamo nell’estate successiva a quella della prima serie e la relazione tra Summer (Coco Rebecca Edogamhe) e Ale (Ludovico Tersigni, prossimo conduttore di “X-Factor”) non è sopravvissuta. Con lui in partenza per la penisola iberica per diventare il pilota di un grande team motociclistico, i due si erano promessi di tenere vivo l'amore nonostante la distanza. Durante l’inverno, però, non solo si sono lasciati (via skype) ma anche riaccompagnati: Summer ora sta con Edo (Giovanni Maini), mentre Ale con Lola (la new entry Amparo Piñero Guirao), collega di corse.
Ogni episodio inizia con un breve flashback che va a riempire l’ellissi temporale tra le due estati. Con carezzevole malinconia vengono mostrati esseri umani che non sanno quello che vogliono o che credono di saperlo per poi veder smascherati i propri auto-inganni. La madre di Summer (la “cantattrice” Thony), ad esempio, dopo anni trascorsi a realizzare i sogni degli altri, scongela la propria ambizione professionale, dando luogo a un piccolo terremoto in famiglia.
“Summertime 2” echeggia una serie di titoli, non solo il celebre “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia da cui trae ispirazione ufficiale, e ha una spinta in più nell’ampia e riuscita divagazione nel mondo delle gare di moto. Le improvvisate tra i protagonisti legati da pene sentimentali non si contano: tutti fanno sorprese a tutti, il che rende l’intreccio ritmato ma talvolta ripetitivo. Tra cellulari, cibo delivery e aeroporti, nascono nuovi amori e si sfilacciano o ravvivano quelli che non riescono a dirsi conclusi. Le avventure sessuali sono considerate da taluni uno stile di vita e una strategia per stare lontano dall’amore, da talaltri l’arma per seppellire il passato, disinnamorandosi o almeno tentando di alleviare la sofferenza. Quanto ai ritorni di fiamma, sono numerosi e hanno talvolta le ore contate, del resto i tentennamenti sentimentali sono la regola nella serie.
Le musiche continuano a essere incisive e importanti. Come nella prima stagione si mischiano grandi classici (di Mina, Jimmy Fontana ecc.) a recentissime melodie indie-pop (di Margherita Vicario, Gio Evan, Fulminacci, Psicologi e molti altri).
Con semplicità e naturalezza, “Summertime 2” mette in scena una “fenomenologia dell’amore” senza dubbio annacquata ma mai stucchevole né troppo stereotipata, tanto che l’effetto binge watching è garantito così come, visto il clamoroso finale aperto, l’esistenza di una terza stagione.
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