Cultura e Spettacoli

"Summertime", una serie tv per rivivere le estati pre-pandemia

Mare, ragazzi e amore sono al centro di un nuovo prodotto Netflix, rigorosamente italiano, in cui tutti, specialmente i più giovani, potranno riconoscersi e trovare ore d'evasione

"Summertime", una serie tv per rivivere le estati pre-pandemia

"Summertime" più che la nuova serie tv italiana di Netflix sarebbe da classificare come cura palliativa per teenager in segregazione da lockdown. L'eventuale "prescrizione" non tiene conto della qualità del prodotto (che comunque è media), quanto del fatto che, al momento, l'estate 2020 si preannuncia messa male e ovviamente non s'intende dal punto di vista meteorologico.

Il target di questo tuffo nelle vicende sentimentali di un gruppo di ragazzi con la riviera romagnola sullo sfondo, è quello dei giovanissimi eppure è indubbio che la visione possa regalare un sollievo spegni-testa anche a chi non sia più in età verdeggiante.

Liberamente tratta dal romanzo "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia, "Summetime" in realtà ha in comune con il libro soltanto la presenza di protagonisti che appartengono a mondi distanti, mentre per il resto non è il prodotto stucchevole che ci si aspetterebbe: più che richiamare i titoli nati a inizio duemila dalla penna mocciana, questa serie tv ha dentro l'eco di film come "Che ne sarà di noi" o veri cult come "Sapore di Mare".

Summer (Coco Rebecca Edogamhe) e Ale (Ludovico Tersigni), i protagonisti, conducono lo spettatore alla scoperta di un'estate per loro particolare, quella che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. I due si conoscono a una festa e hanno caratteri e background diversissimi. Lei è una quasi diciottenne molto risoluta e responsabile, lui un coetaneo ribelle e con tanto di fan adoranti al seguito. Nella stessa occasione fanno amicizia anche i loro migliori amici, Sofia (Amanda Campana) e Dario (Andrea Lattanzi). Dietro l'apparenza spensierata, questi giovani hanno tutti a che fare con qualcosa che complica la vita: c'è chi è omosessuale, chi ancora vergine, chi deve gestire genitori inadeguati o assenti.

Negli otto episodi della serie conosciamo anche altri personaggi vicini a Summer, come la sorella minore (Alicia Ann Edogamhe), prossima alla bocciatura, Edo (Giovanni Maini), il coetaneo in perenne friendzone, e la madre (Thony, la cantautrice già prestata al cinema di Virzì), che soffoca le preoccupazioni sfoggiando una compiaciuta immaturità.

Tutti i personaggi secondari sono ben scritti e forse addirittura meglio caratterizzati di quelli in primo piano che ne influenzano le vite.

"Summertime" è un insieme di storie che conducono a vivere esperienze in grado di trasformare, nel corso di un'estate, chi ne è coinvolto. E' il racconto di un divenire collettivo, in cui a farla da padrone sono spensieratezza, innocenza e fraintendimenti dalle conseguenze mai drammatiche.

Le musiche, supervisionate dal cantautore Giorgio Poi, sono un punto di forza dell'ensemble: hit di ieri e di oggi si alternano dando vita ad un patchwork di pezzi come, tra gli altri, "Missili "di Frah Quintale, "Leoni" di Francesca Michielin, "Thoiry" di Achille Lauro, "Stanza singola" di Tommaso Paradiso, e classici immortali come "Il mondo" di Jimmy Fontana, "Odio l'estate" di Bruno Martino e "Summertime" di George Gershwin.

Ci sono baci, abbracci, serate di gruppo in piscina e chiacchiere lungomare. I toni sono moderni, i sentimenti, i dubbi e le insicurezze senza tempo. La storia è talmente semplice che, proprio per questo motivo, odora di autenticità. Con colori caldi e riprese aeree vanno in scena amori acerbi e infatuazioni passeggere, amicizie genuine e passi falsi sentimentali, in continua assonanza con le estati pre-pandemia vissute dalla maggiorparte degli spettatori.

Se siete cultori dell'originalità passate oltre, se invece avete voglia di una lunga ventata di freschezza avrete le ore d'aria che cercate.

Una piccola postilla. In "Summertime" non ci sono solo il sole, il mare e l'amore cui forse non riusciremo a tornare a breve. Sottotraccia c'è anche l'idea che crescere insieme (a qualsiasi età) significhi condividere momenti pieni di significato e che siano quelli la stagione calda della vita.

Ecco perché forse l'estate è già qui.

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