Cultura e Spettacoli

Così attore e regista non sono morti col crollo delle Torri gemelle

Ted 2 è il secondo capitolo di una saga politicamente scorretta incentrata su un orsacchiotto sboccato e irriverente, che si fa beffe anche dell'attentato dell'11 settembre

Ted 2, così attore e regista non sono morti col crollo delle Torri gemelle

Ted 2 è il film di Seth MacFarlane del 2015 che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Italia 2. La pellicola, che vede come protagonisti Mark Wahlberg e Amanda Seifreid rappresenta il secondo capitolo di una duologia incentrata su un magico orsacchiotto parlante che non ha nulla di tenero, ma è invece politicamente scorretto.

Ted 2, la trama

John (Mark Wahlberg) ha divorziato da Lori (Mila Kunis, vista nel primo capitolo) e non riesce a trovare un modo per andare avanti e riprendersi la sua vita. Intanto il suo migliore amico, l'orsetto di pezza Ted (doppiato dal regista Seth MacFarlane) comincia ad avere i primi problemi coniugali dopo il suo matrimonio con Tami-Lynn (Jessica Barth). Ted, infatti, si sente come intrappolato nella vita matrimoniale e la quotidianità comincia ad andargli stretta. Il punto di svolta arriva quando Tami-Lynn annuncia di volere un bambino. Tuttavia le pratiche per l'adozione subiscono un rallentamento quando l'assistente sociale constata che Ted, agli occhi della legge, è un oggetto e non un essere vivente, per cui non ha alcun diritto di adottare un essere umano. Ted e John, allora, dovranno intraprendere un viaggio per dimostrare alle istituzioni e al mondo che Ted potrebbe essere un ottimo padre: e mentre cerca di dare un lieto fine al suo migliore amico John incontra Samantha (Amanda Seyfried), verso la quale comincerà presto a provare sentimenti inaspettati.

Ted e l'attentato alle Torri Gemelle

Durante una scena di Ted 2 i due protagonisti, presi dall'euforia, decidono di partecipare a una serata di cabaret. Come avviene negli spettacoli comici americani, gli artisti sul palcoscenico chiedono al pubblico di interagire dando dei suggerimenti su determinate categorie. Nello specifico, in Ted 2 i due protagonisti puntano a dare suggerimenti "sbagliati" o comunque problematici ai cabarettisti. Così quando uno di loro chiede al pubblico di suggerire un evento storico, la voce di Ted - sempre attenta a essere politicamente scorretta - urla: "L'11 settembre!".

Si tratta di un chiaro esempio di come il regista Seth MacFarlane non si curi affatto delle reazioni del pubblico e si senta libero di fare ironia anche su un evento tragico come quello dell'attentato alle Torri Gemelle. Ma il regista, a ben guardare, ha dalla sua un elemento che gli permette di "scherzare" sull'evento. Infatti tanto Seth MacFarlane quanto il protagonista Mark Wahlberg hanno rischiato di perdere la vita proprio nell'attentato al World Trade Center. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, Mark Wahlberg aveva prenotato un posto sul volto American Airlines 11, il primo dei quattro aerei dirottati. Il volo American Airlines 11 copriva la tratta dall'aeroporto Logan di Boston - da cui sarebbe partito Wahlberg - fino a quello di Los Angeles. All'ultimo momento, però, Mark Wahlberg decise di ignorare il suo biglietto: viaggiò in macchina fino a New York, per poi prendere in seguito un aereo per la California. Una decisione che, di fatto, gli ha salvato la vita.

Ma ancora più incredibile è la storia di Seth MacFarlane. Anche lui, come il suo protagonista, aveva già prenotato un volo sull'volo 11 dell'American Airlines. Tuttavia, a differenza di Wahlberg, aveva tutte le intenzioni di prenderlo. Sempre IMDB riporta che il regista e comico arrivò al gate d'imbarco con dieci minuti di ritardo e il personale di terra dell'aeroporto non gli permise di salire a bordo. Seth MacFarlane, dunque, fu costretto a sostare nella sala d'aspetto, nella speranza che si liberasse qualche altro volo. Ed era ancora seduto in aeroporto quando sugli schermi vide le prime immagini del volo 11 che impattava contro la torre nord del World Trade Center. "Ho perso quel volo per dieci minuti," ha raccontato MacFarlane al Washington Post.

"Sono stato davvero, davvero fortunato".

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