Pillole reali

Le strane tradizioni di Natale della regina Elisabetta: gli ospiti devono ingrassare

Come trascorrerà il prossimo Natale la regina Elisabetta? Uno sguardo alle tradizioni della royal family dedicate alla Festa più importante dell’anno

Le strane tradizioni di Natale della regina Elisabetta: gli ospiti devono ingrassare

Quest’anno il Natale della royal family e della regina Elisabetta sarà diverso, alcune tradizioni verranno annullate o modificate, ma l’essenza delle Festività non è messa in discussione. La regina Elisabetta ha cercato con tutte le sue forze di salvaguardare le abitudini natalizie che le sono più care. Diamo uno sguardo a queste tradizioni senza dimenticare la realtà di questo momento storico ma, nello stesso tempo, immaginando un futuro di normalità non più così lontano (speriamo).

Gli alberi di Natale

La regina Elisabetta tiene moltissimo agli alberi di Natale. Ogni anno tre abeti dei boschi di Windsor arrivano nella Marble Hall, a Buckingham Palace e vengono posizionati ai lati e sulla scalinata (abitudine tramandata dalla regina Vittoria). Le decorazioni che li impreziosiscono sono antichissime. A Sandringham, dove la Regina non potrà trascorrere il Natale 2020 a causa della pandemia, di solito si decora l’albero con angeli di vetro appartenuti alla regina Vittoria e l’abete rimane intatto fino al 6 febbraio, anniversario della morte del padre della sovrana. Sua Maestà non rinuncia a posizionare da sola la punta dell’albero. La tradizione di fare l’albero di Natale risale, però, alla regina Carlotta (1744-1818). Quest’anno è arrivato al Castello di Windsor, nella St. George’s Hall, un abete rosso norvegese di sei metri. L’albero è stato scelto, come ogni anno, all’interno del Windsor Great Park.

La tavola è già pronta

La tavola per gli ospiti nella State Dining Room a Windsor viene preparata con diversi giorni di anticipo, usando il Grand Service composto da 5000 pezzi tra piatti, posate e bicchieri. Tra gli oggetti di inestimabile valore del servizio vi è un candelabro d’argento da 85 chili che venne commissionato da Giorgio IV. Il Grand Service, però, non viene tirato fuori solo a Natale, ma anche durante i banchetti di Stato. La regina Elisabetta controlla personalmente che tutte le decorazioni, dagli alberi di Natale alla tavola, siano in perfetto ordine. Di solito, una settimana prima di Natale, Elisabetta II organizza un pranzo a Buckingham Palace, altra occasione saltata nel 2020 per colpa del coronavirus.

Doni e cartoline di Natale

Il Daily Mail ha calcolato che ogni Natale la sovrana acquisterebbe 1500 Christmas pudding e 620 doni, tra cui piccoli oggetti in porcellana, da distribuire allo staff. Invierebbe 750 cartoline d’auguri, mentre il principe Filippo “solo” 200. A quanto risulta queste spese costerebbero a Elisabetta circa 30mila sterline (35.554 euro). Pare addirittura che, data la mole dei biglietti di auguri, la monarca inizi a firmarli durante le vacanze estive a Balmoral. Piccola curiosità: nelle card istituzionali la regina si firma “Elizabeth R.”, in quelle destinate agli amici solo “Elizabeth", mentre per i famigliari basta un semplice “Lilibet”.

Arrivo a palazzo

Quest’anno la regina Elisabetta e il principe Filippo festeggeranno il Natale da soli. Forse ci sarà una visita del principe Carlo e del principe Edoardo, ma nulla di più. Il Natale tradizionale a Sandringham, invece, è molto diverso e può arrivare a contare fino a 50 ospiti. La sovrana arriva nella residenza per prima, tra il 17 e il 20 dicembre, con un treno pubblico che parte dalla King’s Lyon Station di Londra e di cui affitta un intero vagone. Gli altri membri della royal family giungono in ordine di anzianità (gli ultimi sono Carlo e Camilla). Appena varcata la soglia ricevono il programma con gli orari dei pasti e degli eventi. Ogni invitato deve cambiarsi d’abito almeno tre volte al giorno e durante la cena di Natale gli uomini devono seguire il dress code che impone la cravatta nera.

Finalmente i regali

Alle quattro del pomeriggio del 24 dicembre la royal family si riunisce per scambiarsi i doni (tradizione tedesca tramandata dal marito della regina Vittoria) e prendere il tè. I regali sono già stati sistemati dallo staff nel “salotto rosso” di Sandringham, su un tavolo che viene diviso per aree, ognuna delle quali dedicata a un membro del casato. I regali non sono mai costosi, ma spesso strani e divertenti. Secondo il Mirror una volta la principessa Anna regalò al principe Carlo una tavoletta per water di cuoio bianco perché pare che l’erede al trono le collezioni (de gustibus), mentre la regina Elisabetta avrebbe ricevuto una cuffia da doccia e un grembiule per lavare i piatti.

Tutti a messa

Alle otto in punto viene servita ai reali una colazione inglese. Per tradizione le donne devono consumarla in camera su un vassoio, come specifica "Finding Freedom". Poi tutti a messa alle nove nella chiesa di St. Mary Magdalene. Questa, però, è una funzione privata. La messa pubblica con annessa passeggiata della royal family tra due ali di fan e fotografi si svolge, invece, alle 11. La regina Elisabetta vi arriva a bordo della Bentley bordeaux. È uno degli eventi principali del Natale, ma quest’anno i Windsor dovranno rinunciarvi.

La tradizione della bilancia

Le tavole natalizie dei reali inglesi sono il trionfo dell’abbondanza: salmone bollito, costolette d’agnello, pollo arrosto, tacchino affumicato o farcito con salvia, zuppa di barbabietole, pudding, scones, gelato alla vaniglia e l’elenco è ancora lungo. Per il pranzo di Natale lo chef senior trincia due tacchini nella sala da pranzo reale, poi la sovrana lo invita nella stanza in cui è riunita la famiglia e gli offre un bicchiere di whisky. I due brindano insieme e si scambiano gli auguri. I bambini non sono ammessi al pranzo di Natale, ma restano al piano superiore della residenza fin quando non hanno l’età giusta per “tenere a bada” la loro vivacità. C’è, infine, una tradizione strana: tutti i commensali si pesano prima e dopo il pasto su una bilancia appartenuta a Edoardo VII. Questo re, infatti, voleva assicurarsi che i suoi ospiti avessero mangiato abbastanza, per questo introdusse la bizzarra abitudine.

Partite di calcio, giochi e battute di caccia

Alla vigilia di Natale William e Harry hanno (anzi, avevano, visto quanto accaduto) la simpatica abitudine di giocare una partita a calcio con lo staff di corte, indossando le magliette delle loro squadre del cuore, ovvero Aston Villa (William) e Arsenal (Harry). Il 25 dicembre, dopo il pranzo di Natale, tutta la famiglia gioca a sciarada e al gioco dei mimi, tradizione irrinunciabile e poi guarda un film nella sala da ballo, adibita a cinema per l’occasione (mentre i sudditi, nel primo pomeriggio, guardano in televisione il tradizionale discorso della regina). Il 26 dicembre, invece, i maschietti della famiglia si riuniscono per una battuta di caccia al fagiano. Tradizione vuole, infatti, che solo gli uomini possano prendervi parte.

L’ultimo Natale al Castello di Windsor

Non è la prima volta che la regina Elisabetta è costretta a “tradire” la sua amata Sandringham per Natale. La storia della royal family ci ricorda che Sua Maestà rimase a Windsor per le Festività durante l’infanzia del principe Carlo e fino al 1987. All’epoca quello era il luogo tradizionale per le Feste della Firm. Dal 1988 la sovrana decise di far spostare la corte a Sandringham. Non è neanche la prima volta che Elisabetta e Filippo trascorrono il Natale da soli. Nel 1949, infatti, la sovrana

com/2014/12/15/how-the-british-royals-spent-christmas-in-1949/" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">raggiunse il marito a Malta, lasciando il principe Carlo, di appena un anno, a Buckingham Palace tra domestici e tate.

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