Trintignant abbandona il cinema: "Ho il cancro, mollo"

Jean-Louis trintignant abbandona il cinema

Trintignant abbandona il cinema: "Ho il cancro, mollo"

Trintignant, 87 anni, abbandona il cinema e la vita, che poi sono state per lui la medesima cosa. "Il cinema è finito" questo il triste annuncio fatto dall'attore durante un'intervista al quotidiano Nice Matin.

Jean-Louis Trintignant, uno dei simboli del cinema francese, protagonista di molti film anche italiani, con più di 60 anni di carriera alle spalle, ha deciso di arrendersi alla malattia che l'ha colpito: un tumore alla prostata.

Dichiara di essere stato contattato dal regista Bruno Dumont per un film e di aver rifiutato l'offerta. Non se l'è sentita di ricoprire, forse per l'ultima volta, un ruolo cinematografrafico. "Era interessante, ma avevo paura di non farcela fisicamente" ha confessato "non mi muovo più da solo, ho sempre bisogno di qualcuno che mi stia appresso per dirmi di stare attento".

Solo un anno fa, quando aveva annunciato l'inizio della sua malattia, si era detto combattivo, pronto a lottare contro quel terribile male. Desiderava ancora recitare, sia al cinema che a teatro, suo grande amore di una vita passata sul palcoscenico. Sulle scene, che lo hanno visto affrontare più di 160 ruoli diversi, è diventato un simbolo del cinema, sia francese che italiano.

Ha recitato come protagonista nel film Il sorpasso di Dino Risi, accanto a Gassmann, in Un uomo e una donna di Lelouch, ha conquistato il Festival di Cannes grazie al film Z-l'Orgia del potere, e in Finalmente domenica di Truffault, ha ricoperto il ruolo del protagonista Julian Vercel accanto a Fanny Ardant. Fino a rifiutare, nel 1972 il ruolo di protagonista in Ultimo tango a Parigi, di Bertolucci, che venne poi affidato a Marlon Brando. Il suo addio al cinema l'ha dato quindi con la sua ultima interpretazione nel 2017, con il film Happy End di Michael Haneke.

L'artista ha sempre detto di non essere tagliato per un mestiere pubblico, la sua timidezza era all'inizio un problema e la notorietà non lo ha mai realmente interessato. Non capiva i premi dati agli attori, già ben pagati, e avrebbe preferito vederli dati a chi fa lavori più duri.

"Sono quindici anni che sono morto" confida durante l'intervista.

Ed è facile capire quando sia avvenuta la sua morte dell'anima: nel 2003, anno dell'omicidio dell'adorata figlia, Marie, uccisa a botte dal compagno, il cantante Bertrand Cantat durante una lite.

E cala il sipario sul pavimento freddo e sulle scene spoglie del cuore: un teatro senza commedia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica