Cultura e Spettacoli

Undici "ragazze" per Amadeus (e forse la Carrà)

Da Diletta Leotta alla Bellucci un Festival al femminile. Fiorello sarà il valore aggiunto

Undici "ragazze"  per Amadeus (e forse la Carrà)

Paolo Giordano

nostro inviato a Sanremo

Altro che Soliti Ignoti. Il Festival di Sanremo prossimo venturo sarà pieno di nomi conosciutissimi, ma mescolati in modo imprevedibile. Amadeus li ha presentati ieri nella rituale conferenza stampa al Teatro del Casino, mettendo nero su bianco quasi tutte le indiscrezioni uscite in questi mesi. Innanzitutto le «lady», le figure femminili che lo accompagneranno sul palco. Sono dieci, anzi undici. Diletta Leotta e Rula Jebreal nella serata inaugurale («Rula parlerà della condizione femminile, io mi occupo di spettacolo, non di politica», ha detto il presentatore).

Monica Bellucci, Emma D'Aquino e Laura Chimenti del Tg1 al mercoledì. Al giovedì sera Georgina Rodriguez, in arte fidanzata di Ronaldo, e Alketa Vejsiu presentatrice albanese «perché in Albania seguono tantissimo il Festival di Sanremo». Poi al venerdì arriveranno Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello, in arte modella e fidanzata di Valentino Rossi. Infine al sabato ci saranno Mara Venier (candidata già a presentare il prossimo anno), poi una delle icone degli anni Ottanta ossia Sabrina Salerno e di nuovo Diletta Leotta e la Novello.

«In questo Festival voglio giocare da centravanti» ha detto la Leotta che di calcio se ne intende. «Quando mi hanno affidato l'incarico, il mio primo pensiero è stato di non fare un Festival prevedibile che non guardasse solo al passato ma anche al presente e al futuro».

Di certo, anche visto il fluttuante assetto politico all'interno di Viale Mazzini, il Festival guarda soprattutto alla Rai, alle risorse interne che sono comunque un tesoro televisivo. E così Fiorello, dopo aver lanciato Raiplay, lancia anche la figura dell'«amico del conduttore». Ci sarà una sera o forse cinque, non sarà ospite fisso ma apparirà quando vuole.

«Qui abbiamo la stanza in hotel sullo stesso pianerottolo» ha detto Amadeus che ha il volto dell'Italia normale, quella della porta accanto. Non fa enfasi, mantiene il controllo della situazione, è il vero «padrone di casa». Soprattutto, è l'antitesi dei toni accesi di tanta tv: «Rita Pavone? È stata una delle prime a mandarmi la propria canzone. Ho scoperto che è sovranista solo dopo le polemiche. Ma credete davvero che l'abbia scelta per la gara grazie alle sue posizioni politiche?».

In realtà, spiega Amadeus (che il sindaco di Sanremo ha chiamato Amedeus e negli spot su Rai1 è Amedeo), il cast è costituito da «amici o persone che stimo». Di sicuro, in attesa del «nome internazionale» che sarà annunciato a ridosso del Festival (non certo Michelle Obama), nel parco ospiti c'è attenzione alle nuove tendenze musicali. Arriva Salmo, che è uno dei più forti in circolazione, e la prima sera sarà sicuramente sorprendente. E c'è Mika, un altro fuoriclasse, e Zucchero. Poi giovedì sarà la volta di Lewis Capaldi, gran voce, uno dei nuovi talenti inglesi.

E venerdì toccherà a Dua Lipa, praticamente una superstar che ha duettato con Bocelli ed è una habitué in tutte le classifiche del mondo. E se Tiziano Ferro sarà l'altro asse portante del Festival (tutte le sere sul palco, al giovedì duetterà con Massimo Ranieri), all'Ariston passeranno anche i cast di alcun film in uscita. Nella prima sera Emma Marrone con gli attori de Gli anni più belli di Gabriele Muccino (Micaela Ramazzotti, Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria). Poi al sabato Christian De Sica, Diego Abantuono e Paolo Rossi canteranno la canzone incisa per il film di Fausto Brizzi La mia banda suona il pop.

Ma il Festival sarà anche l'omaggio ai grandi della sua storia. Johnny Dorelli ci sarà il venerdì sera. Al Bano e Romina dovrebbero cantare il primo brano inedito in 25 anni (scritto da Malgioglio). E potrebbe arrivare anche Raffaella Carrà. In ogni caso, come conferma Amadeus, sono attesi altri simboli sanremesi.

E questa potrebbe davvero essere la volta buona per Peppino Di Capri.

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