Vacanze in città, arriva il "turista cafone"

Città invase da vacanzieri irrispettosi delle minime attenzioni di pubblico decoro

Vacanze in città, arriva il "turista cafone"

Tra le notizie più battute durante la stagione estive sono ci sono le bizzarre ordinanze di divieto con cui piccoli e grandi comuni italiani cercano a suon di ammende di tutelare la pubblica decenza e il decoro delle città.

E così ogni estate si legge di atti con cui si vieta di andare in giro a torso nudo, di camminare per la città scalzi, di fare gavettoni e di immergersi nelle fontane. Insomma di comportarsi come degli incivili. Ciò nonostante, con l’arrivo della stagione estiva, imperversano per le strade del centro cittadino orde di vacanzieri sprezzanti delle minime attenzioni sul pubblico decoro.

In un articolo "Il Corriere della Sera" ha raccontato il caso della città di Torino, dove, in questi giorni, la pletora di "turisti cafoni", vaga irrispettosa del pubblico decoro e del buon costume. Mangiano in strada, adagiando le terga sul fresco marmo di chiese e monumenti. Lasciano cartacce e sporcizia ovunque, bevono dalle fontane e talvolta non disdegnano una vera e propria toletta. Combattono il caldo mettendosi a torso nudo e così camminano per le strade del centro, cosparsi di crema solare. Quando il caldo diventa insopportabile trovano refrigerio immergendosi nelle fontane e se hanno bisogno dei servizi cercano stradine isolate o monumenti infrattati. I più sfacciati camminano anche scalzi.

Insomma il centro storico diventa un parco divertimento privo di armonia e bellezza, dove l’intrattenimento ha scacciato via la bellezza del pensiero.

Le pene irrisorie e gli insufficienti controlli, ritenendo il tema secondario rispetto ad altre priorità, lasciano porte aperte decadenza che non è mai solo estetica ma anche morale.

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