Cultura e Spettacoli

Vendola toglie i finanziamenti al film che ironizza sui gay

Polemiche su "Outing", il nuovo film di Vicino che ironizza sulle coppie gay. La Regione Puglia gli toglie i finanziamenti. Perché?

Vendola toglie i finanziamenti al film che ironizza sui gay

"Una storia dal forte appiglio comico sulle diversità e un’occasione per parlare di opportunità, al di là del sesso e del genere di chi le coglie o le rincorre”. Con queste parole il regista Matteo Vicino descriveva a Panorama Outing - fidanzatri per sbaglio, il nuovo film che sta girando a Roma proprio in questi giorni, dopo una serie di riprese in Puglia. Si tratta di una sorta di cinepanettone politicamente scorretta che ironizza sulle coppie omosessuali. Una comicità che non dev'essere affatto piaciuta al governatore Nichi Vendola dal momento che il film è stato bocciato dall'Apulia Film Commission. Insomma, la nuova pellicola di vicino non beccherà un quattrino dalla Regione guidata dal leader del Sel, paladino dei diritti per gli omosessuali.

Ironizzi sui gay e muori. A sollevare il polverone è stata ItaliaOggi che ha denunciato il comportamento scorretto dell'Apulia Film Commission. La pellicola, spiega il quotidiamo, è stata bocciata senza appello "ufficialmente per mancanza di merito, secondo i maligni perché prende in giro i gay". Protagonisti di Outing sono Nicolas Vaporidis e Andrea Bosca che vestono i panni di due amici col sogno di avviare un progetto di moda. "A un tratto - spiega il regista a Panorama - scoprono che i fondi della regione Puglia sono riservati alle coppie di fatto". A quel punto scatta l'imbroglio: i due si fingono una coppia omosessuale pur di usufruire dei fondi e rincorrere il proprio sogno. "Interpretiamo due ragazzi, di sicuro non due geni, che si sono visti sbattere molte porte in faccia, qualcosa che i giovani vivono ogni giorno - spiega Bosca - la storia di una profonda amicizia, che è uno dei nomi dell’amore: abbiamo cercato di essere rispettosi ma comici, per divertirci e divertire il pubblico".

Le polemiche non sono mancate sin dai primissimi ciack. Colpa - a quanto pare - di un frame pubblicato dallo stesso Vaporidis in cui recitava indossando un paio di leggings rosa shocking. l'attore è stato addirittura costretto a porgere le proprie scusa. "Pare che Vendola sia rimasto inorridito dal film, io credo che non si possa partire da una foto di scena per giudicare l'intera pellicola – tuona Vaporidis - non vogliamo offendere nessuno né scimmiottare o parodiare i gay. Diversi componenti della nostra squadra sono omosessuali e non hanno trovato nulla di offensivo nel film. Invece mi è bastato pubblicare su Facebook una foto con i leggins rosa addosso e subito si è scatenato un romanzo di voci contrarie al film che forse ha influenzato anche la Film Commission". Il risultato? I due milioni di euro di budget sono stati coperti solo da privati. "Ce l'abbiamo fatta grazie ad aziende come la Don’t Cry Baby di Paolo Barletta - sottolinea il produttore Riccardo Cipullo - neanche un euro dal ministero né dalla regione Puglia". Forse il film non è granché. Tuttavia, suona piuttosto strano che la Regione Puglia, che a suo tempo aveva finanziato Mine vaganti di Ferzan Özpetek, adesso abbia bocciato un film che ironizza sulle coppie omosessuali.

I dubbi sono leciti.

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