Verissimo, Al Bano: "Alla scomparsa di Ylenia ho litigato con Dio. Poi ho pensato che anche suo figlio è stato ucciso"

Ospite di Silvia Toffanin, Al Bano si è raccontato a 360°. Il cantante di Cellino San Marco ha parlato dei suoi genitori, della famiglia, della carriera, di Sanremo e della scomparsa di sua figlia

Verissimo, Al Bano: "Alla scomparsa di Ylenia ho litigato con Dio. Poi ho pensato che anche suo figlio è stato ucciso"

Al Bano è tornato negli studi di Verissimo per parlare della sua carriera, del Festival di Sanremo, della sua vita privata e dei suoi figli: "Io sono quel che canto e canto quel che sono, penso positivo e ho tanto coraggio".

Ospite di Silvia Toffanin, il cantante di Cellino San Marco si è raccontato a 360°. Iniziando dalla sua ultima avventura, quella di Sanremo, Al Bano ha parlato di quello che per lui rimane un grandissimo evento: "Sono salito su migliaia di palchi. Ma come l'Ariston non ce n'è. Il Festival di Sanremo è adrenalina pura. Sanremo è sinonimo di emozioni. Poi quando si fa una gara si può arrivare primi, ultimi o al centro. Io sono stati il primo ad essere stato eliminato. Non l'avevo mai provato, ma nella vita bisogna provare tutto. Ringrazio tutti quelli che mi hanno difeso, ma io sono in pace così".

E proprio sul tema di Sanremo e delle critiche Al Bano vuole sfatare un mito. "Nelle scorse settimane hanno tirato fuori ancora la solita storia, cioè che nel 2009 ho picchiato un ragazza. Non è vero. Io ero in macchina, lei mi ha chiesto un'intervista se no la licenziavano e quando ho tirato giù il finestrino dell'auto lei mi ha mostrato un pene di gomma. Mi sono arrabbiato perché non era giusto che i bambini vedessero una cosa del genere, così sono sceso dalla macchina, l'ho rincorsa e ho fatto il gesto con le mani. Ma non l'ho minimamente sfiorata".

Nel corso della lunga intervista, il cantante ha parlato anche del suo infarto, dell'operazione che ha subito a gennaio, del'incontro con il papa e infine è arrivato a toccare il "tema Romina Power". Accompagnato da Silvia Toffanin, Al Bano ha detto qualche parola anche sulla figlia Ylenia scomparsa nel 1994.

"Io una volta ho litigato con Dio. Erano gli anni Novanta. Inutile dire cosa è successo. Le risposte non arrivavano o arrivavano in altro modo. Ho iniziato a pensare che anche Dio ha avuto un figlio e gliel'hanno ucciso in croce. Allora mi sono ricongiunto a lui e ho trovato pace interiore. 'Un pungo nell'anima' e 'Un sasso nel cuore' sono canzoni che faccio fatica a cantare. Sono la fotografia di quello che ho passato. Chiudiamo subito la parentesi, posso solo dire che la scomparsa di mia figlia è una ferita che non si riesce a curare. C'è la fede, ma la ferita è sempre pronta a sanguinare, a lasciare un segno nell'anima".

Silvia Toffanin poi parla di Romina Power e subito tutto il pubblico esplode in un grosso applauso. Al Bano ripercorre i momenti salienti della loro vita e quando tutto è finito "stare in quella casa dove prima c'era tanta armonia era difficile, mi sembrava di camminare in un cimitero". "I ricordi erano voci urlanti, così ho ricominciato da capo e Loredana Lecciso per me è stata una boccata d'ossigeno. Poi però mi ha spiazzato dicendomi che voleva fare televisione, non condividevo, ma non sono nessuno per decidere per lei. Però devo dire che dovete fare un grande applauso anche a lei perché se lo merita".

Per concludere la sua intervista il cantante di Cellino San Marco parla anche dei suoi

genitori, dei suoi figli e del suo ritornare sul palco con Romina: "Ci siamo ricongiunti a Mosca. Il nostro rapporto non era dei migliori. Poi abbiamo superato tutto, ma io la guardavo con sospetto".

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