Viale Mazzini nel caos e le star fuggono via: Angela e Fazio in bilico

Fermi i palinsesti della nuova stagione Zoro trasloca su La7 e Savino a Mediaset

Viale Mazzini nel caos e le star fuggono via: Angela e Fazio in bilico

Intanto anche Diego Bianchi, in arte Zoro, ha lasciato la Rai e si è accomodato a La7. Due settimane fa era toccato a Nicola Savino, conduttore di Quelli che il Calcio, dare l’addio e approdare a Mediaset come volto delle Iene. Fabio Fazio, invece, sta ancora decidendo che strade prendere. Si vocifera anche di ragionamenti di Alberto Angela con Discovery.

In questi tempi di confusione della Tv di Stato, i volti noti si muovono e preferiscono indirizzarsi verso aziende più stabili, che garantiscono cachet chiari e interlocutori sicuri con cui parlare. E così mentre le altre televisioni si preparano ad affrontare la nuova stagione autunno/inverno cercando di assoldare conduttori che vadano a coprire le caselle mancanti per costruire la nuova programmazione, a viale Mazzini non si è potuto nemmeno ragionare di palinsesti in queste settimane di crisi sfociate con le dimissioni di Antonio Campo Dall’Orto.

Il conduttore di Gazebo ha scelto di accasarsi in una rete più piccola, ma certamente confacente alla sua indole, al suo lavoro, dove ritroverà molti compagni di viaggio. Basti pensare che il neo direttore della rete di Urbano Cairo è Andrea Salerno, che ha costruito per anni la terza rete nonché è stato anche autore della trasmissione di Bianchi. E, pensare che, almeno nelle dichiarazioni della direttrice di Raitre Daria Bignardi,Gazebo era una della parti più importanti del canale, tanto che lo scorso gennaio era stato aumentato il numero di puntate settimanali. Una casella così fondamentale che è stata lasciata andar via senza colpo ferire...

Ma cosa farà Diego Bianchi a La7? A occhio, considerando che sulla rete di Cairo è rimasto il grande vuoto dello show di Maurizio Crozza passato al Nove, potrebbe andare ad ereditare la prima serata del venerdì, lo spazio solitamente dedicato all’intrattenimento, all’informazione declinata in modo leggero, alla comicità impegnata... Bianchi, sul suo profilo twitter ha commentato: «Raitre è stata casa. Come tale, ringraziando chi me l’ha fatta vivere così, la penserò sempre. La7 è una grande sfida, con i complici di prima». Una vera sfida. Su Raitre Zoro è sempre stato protetto, Cairo invece non perdona, lui ragiona solo sui numeri: o fai ascolto e reddito oppure puoi accomodarti fuori dagli studi.

Poi c’è il capitolo Fabio Fazio, il più spinoso: non solo perché il conduttore è un volto storico della Rai, non solo perché il suo cachet è uno di quelli che ha scatenato la reazione popolare che ha portato alla legge sul tetto degli stipendi dei dipendenti Rai, ma anche per la sfida che lui stesso ha innescato: «O mi dite che sono un valore e non un peso - aveva detto al Festival della Tv di Dogliani - o me ne vado». L’altra sera, nell’ultima puntata, con record d’ascolti, della stagione di Che tempo chefa, ha salutato il pubblico dicendo: «In ogni caso ci rivedremo, il programma continuerà, sempre con entusiasmo e passione», aggiungendo polemico: «Il cavallo di viale Mazzini è l’unico punto fermo della Rai».

Insomma, par di capire che Fazio intenda aspettare i nuovi interlocutori, per decidere se, in scadenza di contratto, andarsene o meno. Se i nuovi vertici gli daranno sicurezza «psicologica» ed economica, come è probabile che sia, resterà, altrimenti potrebbe migrare su La7 o su Sky, con cui i dialoghi sono aperti.

Di certo, in tutto questo, peserà la decisione definitiva del cda Rai sull’ammontare dei compensi per gli artisti, che non saranno abbassati al tetto di 240 mila euro come per i dirigenti ma dovrebbero subire comunque dei tagli.

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