Il virus del crimine contagia le librerie. Ecco una collana sulla medicina «nera»

Il duo Arona-Rosati inaugura una serie Con il ritorno della «mucca pazza»

Il virus del crimine contagia le librerie. Ecco una collana sulla medicina «nera»

Ink Edizioni porta in libreria una collana interamente dedicata al medical noir, genere amatissimo dagli appassionati di suspense e che ha trovato interpreti come Michael Crichton, Robin Cook, Patricia Cornwell, Richard Preston, ma anche interpreti italianissimi come Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini e Novelli & Zarini.

«Medical Noir» viene inaugurata da un romanzo firmato da Danilo Arona ed Edoardo Rosati che sono anche i creatori e selezionatori della serie. Il libro si intitola La maledizione della croce sulle labbra ed è un thriller realizzato seguendo le suggestioni di Alan D. Altieri, lo scrittore, traduttore e sceneggiatore morto l'anno scorso. Ancora una volta, come nel caso di best seller internazionali come Andromeda di Crichton e Area di contagio di Preston, al centro della narrazione c'è una pericolosissima epidemia.

«Abbiamo costruito la storia - spiega Rosati che di professione è medico e divulgatore scientifico - su presupposti scientificamente autentici. All'origine della violenta sequela di decessi che sconvolgono Milano, nel nostro romanzo c'è infatti una proteina infettante mutata. Un prione. Il famigerato responsabile del morbo della mucca pazza. Vi ricordate quando, alla vigilia del terzo millennio, l'Europa venne messa sulla griglia... da una bistecca? Le carni provenienti dagli allevamenti intensivi erano state contaminate dalla variante patologica di una proteina: il prione, appunto, contenuto nelle farine impiegate per alimentare i bovini. Una sostanza capace di replicarsi a dismisura nel tessuto cerebrale di questi animali, bucherellandolo come un gruviera. Il prione, poi, s'è rivelato capace, attraverso il consumo dei tessuti animali contagiati, di trasmettersi a noi. Da questa realtà scientifica abbiamo preso lo spunto per l'infezione killer che si diffonde all'ombra del Duomo, seminata da un manipolo di untori fondamentalisti caraibici... Perché anche la violenza è una malattia infettiva...».

La medicina è sempre più protagonista di film e serie ad alto tasso di adrenalina, essendo, spiega Arona, «un territorio che, nella quotidianità, tocca indiscutibilmente tutti noi. Ogni giorno le cronache ci parlano di terapie super innovative, di trapianti ai confini della realtà, di farmaci mirabolanti... Ma, in parallelo, c'è anche l'inquietante rovescio della medaglia: i successi della scienza medica, se non gestiti con intelligenza e cautela, possono sempre celare un lato oscuro, dalle imprevedibili conseguenze. Con questa collana di romanzi abbiamo voluto declinare tali risvolti un po' ansiogeni». È la verosimiglianza di certe storie a renderle ancora più inquietanti: «anche quando la proposta narrativa sembra incredibile - evidenzia Rosati - bisogna suggerire al lettore che ciò che sta leggendo può davvero accadere. Nonostante alcuni eccessi, direi intenzionali da parte nostra, l'evoluzione milanese della sindrome della croce sulle labbra è scientificamente plausibile. Quindi, state attenti se il vostro vicino in metropolitana ha un brutto herpes...».

Il confine tra scienza e fantasia diventa labile e intenzionalmente confuso, in questi romanzi di genere. «Dev'essere sfumato e, se possibile, indefinibile - commenta Arona -, una linea non retta che svicola in parte in quelle zone in penombra che la scienza non ha ancora illuminato completamente. Io sono il filosofo della coppia e le mie digressioni metafisiche devono essere per forza temperate dalla solidità del mio sodale Edoardo Rosati, che prima di essere un sincero e preparato appassionato di storie di paura è un medico razionalista e granitico su questo versante».

Sul piatto della proposta editoriale la collana «Medical Noir» di Ink Edizioni proporrà alcuni autori di grande spessore che si sono già misurati in passato con queste tematiche. «In autunno - dicono - proporremo Bloodyline di Gianfranco Nerozzi, nome celebre della narrativa nera italiana. In questa storia un bambino di undici anni, fragile e malato di emofilia, comincia ad avere crisi emorragiche inspiegabilmente associate alla visione di alcuni omicidi all'apparenza seriali. Poi avremo Il caso Rozdarty, del neurochirurgo Paolo Gaetani, un noir denso di intrighi che si snoda tra i misteri della chirurgia plastica e le uccisioni compiute con rituali medioevali». L'atmosfera gotica presente in quest'ultimo romanzo rimanda direttamente anche al legame fra Danilo Arona e il mondo degli alambicchi e delle pozioni, visto che quotidianamente lavora con sua moglie in un'erboristeria. «È un luogo - spiega lo scrittore piemontese - che non necessariamente facilita la scrittura di certe storie, a meno che non si decida a tavolino di far diventare alcune piante misteriose delle protagoniste alla pari di qualche plot.

Esiste tutto un repertorio di erbe cosiddette magiche o esoteriche che sono in grado di sollecitare la fantasia di un narratore, dalle erbe delle streghe (aconito, cicuta, belladonna e via discorrendo) agli usi talismanici del vischio o dell'ambra. Non escludo comunque che un medical thriller possa anche partire da qui. Di recente ho prodotto una piccola raccolta che s'intitola L'inquietante bottega delle piante fatali, che a suo modo è un medical».

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