Gualcito quasi settantenne, Johnny Holliday è un credibile nonno giustiziere in Vendicami di Johnnie To, che schiera - attorno al cantante e attore francese, pronubo di Emanuele Filiberto e Clotile Courau - la consueta squadra di attori di Hong Kong.
Fra i registi da festival (Vendicami era a Cannes nel 2009), To è uno dei rari che non annoiano. Il suo talento è alterno, ma sempre To innova i generi che frequenta (commedia, giallo, fantastico), come si vede dai suoi film già usciti in Italia: Election, Breaking News, The Mission, Expect the Unexpected, Executioners sono ora in dvd, riuniti in cofanetto dalla Dolmen; i dvd di Yesterday Once More e Exiled sono invece editi dalla Rhv.
Difficile rendere verosimile che un vecchio francese, con una pallottola in testa, quindi privo della memoria immediata, vada a Hong Kong per affrontare le Triadi. To aggira il problema, facendogli incontrare casualmente, e apprezzare dal primo momento, il lavoro di sicari locali. Il vegliardo dagli occhi di ghiaccio, che si chiama Costello (come il personaggio del film di Melville con Alain Delon, lattore cui To aveva pensato inizialmente) offre loro ogni suo avere parigino perché essi lo aiutino nella vendetta. E, in cambio della gestione di un ristorante parigino, costoro accettano di uccidere nella quasi certezza di essere uccisi.
Ma, se sandasse a esaminare lattendibilità, nessun giallo andrebbe oltre i primi dieci minuti. E poi con To non cè da scoprire chi sono i cattivi: cè da vedere come muoiono i buoni, magari dopo una «danza» in un prato, al rallentatore.
Come quelli di Dassin e Melville, i malavitosi di To sono quasi sempre malinconici: sono samurai o ronin in versione cinese. Per questo ci si affeziona a loro, specie allanglocinese Anthony Wong e al suo distacco di guerriero che - in una società che si crede in pace - avanza impassibile fra la Morte e il Diavolo.
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