Voghera, Laura Bell Bundy è l’"eroina" del Country Festival

La tre giorni si apre domani. Tanti gli ospiti speciali dell'ottava edizione della chermesse

Voghera, Laura Bell Bundy è  l’"eroina" del Country Festival

Da Broadway a Voghera passando per Nashville. È questo in estrema sintesi il destino di Laura Bell Bundy, l’eroina della ottava edizione del Voghera Country Festival che apre i battenti domani, venerdì 26 giugno, per chiuderli domenica 28.

Bell Bundy, nata in Ohio ma cresciuta in Kentucky, salirà sul palco principale del Cowboys’ Guest Ranch, il Palatexas, sabato sera alle 22.30 proveniente direttamente dagli Stati Uniti per questa unica data europea che per tale motivo richiamerà a Voghera fan da molte parti d’Europa.

A soli trentaquattro anni questa bella bionda americana ha già alle spalle un’enorme esperienza maturata nel mondo del cinema prima (con film quali "Le Avventure di Huck Finn" e "Jumanjii" tra gli altri), nei musical di "off" e "on" Broadway poi ("Ruthless People" e "Legally Blonde" passando per "Hairspray") per proseguire nel mondo discografico country dove ha pubblicato due album con i quali ha dato ad intendere di voler fare le cose maledettamente sul serio.

Gli appassionati di musica country hanno cominciato a conoscere la voce e le forme sinuose di Laura Bell Bundy nel 2010, quando è riuscita ad arrivare ad esibirsi ai 45esimi Academy of Country Music Awards per cantare dal vivo "Giddy On Up", un singolo tratto dal suo disco d’esordio "Achin’ and Shakin" (allora appena uscito), attirando su di sé riflettori e attenzioni del grande pubblico con movenze sexy e coreografie molto curate. Forse anche grazie a quella esibizione il cd balzò fino al quinto posto dei dischi più venduti nella classifica country americana e Laura raccolse crediti e consensi da spendere lungo la strada che l’ha vista tornare poi al musical e di nuovo alla musica country con il cd "Another Piece of Me", uscito un paio di settimane fa dopo tre anni di gestazione.

"E’ stato un po’ frustrante - ha detto in un’intervista - perché all’inizio sono stata etichettata come la ragazza di Broadway che è passata al country ma in realtà era la ragazza country che è andata a Broadway per poi tornare al country". Il fatto che sia prodotta dalla stessa etichetta di Taylor Swift, la Big Machine Records, la dice lunga su quanto i discografici siano convinti della bontà del prodotto in quanto a vendibilità ed in effetti la musica country di Laura Bell Bundy è lontana tanto da quella dei classici del genere quanto dal new Nashville sound così caro ai fan di Alan Jackson o di Garth Brooks.

Anche se le sue radici d’infanzia sono legatissime al country tradizionale visto che la mamma in casa ascoltava Dolly Parton, Loretta Lynn, Reba McEntire, Patsy Cline e Tammy Wynette che sono diventate i suoi primi idoli musicali. Oggi pur mantenendo quelle origini i suoi gusti sono orientati piuttosto al country alternativo di Kasey Musgraves, di Miranda Lambert e di Brandi Carlyle con una decisa inclinazione al pop intriso di contaminazioni hip-hop e dance (nel suo ultimo disco duetta per esempio con Cold Ford in “Two Step”).

Non a caso come da tradizione al Voghera Country Festival è attesa una gran quantità di ballerini di line dance ad esibirsi in gare di ballo pre e post concerto e non è da escludere che la maggior parte di essi non smetterà di ballare durante il suo show che si annuncia spumeggiante ed arricchito da una band d’accompagnamento molto numerosa in cui figurano anche due coriste/ballerine (Broadway insegna).

Da segnalare, oltre a quello di Laura Bell Bundy, anche il concerto di domani sera, venerdì, della cantante neozelandese Ali Cook (ore 22.30), esponente di un country più omogeneamente tradizionale, che aprirà le danze di questa edizione del festival.

Per ogni informazione www.vogheracountryfestival.com oppure 0383364631.

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