La sua autobiografia si intitola appropriatamente I Am the Blues e nesuno può fregiarsi come lui di questo titolo. «Io sono il blues» annuncia Willie Dixon, vulcanico contrabbassista e cantante ma soprattutto autore di tutti i classici del blues elettrico di Chicago a partire dalle inconfondibili cadenze di Hoochie Coochie Man lanciata da Muddy Waters e poi ripresa da tutte le più grandi star della musica moderna. La leggenda vuole che Dixon abbia scritto 500 brani, ma bastano i 48 inseriti nel doppio cd Walkin the Blues/Leader & Songwriter (Egea-Soul Jam) per definire la sua grandezza. Dixon è nato a Vicksburg, Mississippi, nel cuore del Delta, dove ha imparato ad amare la tradizione per poi modernizzarla sulla scena di Chicago. Diceva: «I blues sono le radici e le altre musiche i frutti. È meglio mantenere vive le radici, perché vuol dire migliori frutti per l'oggi. I blues sono le radici della musica aamericana. Finchè la musica americana sopravvive, vivrà anche il blues». Per capirlo basta ascoltare questi piccoli capolavori; il primo cd, The Leader, lo vede impegnato alla voce e al contrabbasso (Dixon fu anche alla guida di gruppi come il Big Three Trio) in classici come Wang Dang Doodle, Tail Dragger, Sittin and Cryin the Blues con il pianista Memphis Slim, Stewball con Slim e il folksinger Pete Seeger.
Il sercondo album, The Songwriter, lo vede accompagnare al contrabbasso star come Muddy Waters (da Hoochie Coochie Man a I'm Ready), Eddie Boyd con la toccante Third Degree, Howlin' Wolf con le guizzanti Ain't Superstitious e back Door Man. Un manuale imperdibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.