SPEZIA IN CRISI

La società ha confermato la fiducia (per il momento) al tecnico dello Spezia Michele Serena. E per adesso non sono previsti né ritiro punitivi né cambi tecnici ma la situazione è appesa a un filo. La paura di un default sportivo è dietro l'angolo e matura ogni ora di più soprattutto dopo il pareggio interno di domenica scorsa contro il Barletta (14ª giornata di andata di Prima Divisione di Lega Pro), risultato che ha dato il via alla contestazione dei tifosi. I 17 punti in classifica frutto di quattro vittorie, cinque pareggi e altrettanti sconfitte con il buco nero dei successi esterni ancora fermi a quota zero sembrano un de profundis per l'invincibile armata messa in piedi l'estate scorsa da Moreno Zocchi (direttore sportivo), Giuseppe Spalenza (amministratore delegato) e dall'ex allenatore Elio Gustinetti esonerato lo scorso inizio ottobre e avvicendato da Serena finito a sua volta sulla graticola. I numeri parlano di tredicesimo posto in classifica in pratica a un soffio dai play out che distano solo due punti e con la vetta occupata dal Siracusa a 24 che senza la Cremonese penalizzata (meno sei) sarebbe addirittura in mano ai grigio rossi con 28. Insomma il quadro è nero. E sembra quasi un paradosso per una delle poche squadre del calcio di Prima Divisione che non ha di fatto pensieri economici.

Anzi nell'estremo levante si stanno programmando anche investimenti importanti per il futuro. Si pensa a un centro sportivo dedicato nella prima periferia e anche a un nuovo stadio di proprietà per la programmata scalata verso i piani nobili del calcio nostrano.

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