Spiagge spiate dal satellite

«Uno strumento trasparente che ha l’obiettivo di identificare in modo puntuale il reale stato d’uso delle aree del demanio marittimo del litorale laziale, monitorando, pertanto, i 362 chilometri di costa». Così l’assessore regionale al Turismo Stefano Zappalà, ha presentato, ieri in Regione, il progetto «Banca dati delle spiagge», commissionato dalla stessa amministrazione alla Litorale Spa.
Si tratta di una banca georeferenziata e digitalizzata che incrocia i dati cartografici comunali dei Piani di utilizzazione degli arenili (Pua), con quelli del censimento delle concessioni demaniali marittime reperiti negli archivi dei 24 comuni litorali interessati. Un sistema informativo implementato da una successiva sovrapposizione con ortofoto e immagini satellitari che permettono di evidenziare anomalie e incongruenze riferite ad alcune concessioni demaniali.
«La banca delle spiagge, al via entro la fine di quest’anno per un importo pari a 100mila euro - spiega Zappalà - è un mezzo efficace per la pianificazione delle aree demaniali turistiche con finalità turistiche e ricreative. Lo scopo del progetto di informatizzazione è la sostituzione o quantomeno l’integrazione al sistema cartaceo. E ben si integra con il Piano triennale del Turismo, aggiornato di anno in anno, che contiamo di mettere a punto quanto prima». Nel dettaglio, la realizzazione del programma informativo individuerà la localizzazione, la forma e le dimensioni delle singole concessioni marittime, permettendo, inoltre, di ottenere informazioni sulle modalità di utilizzazione del bene demaniale. La «banca delle spiagge», in particolare, consta di tre fasi. A spiegarle, Leonardo Donnaloia, consulente della società Litorale. «La prima fase prevede la creazione di dati grezzi e la loro la verifica. Nel secondo stadio verrà distribuita ai comuni del litorale una piattaforma open source idonea, affinché gli stessi enti locali possano contribuire alla risoluzione delle problematiche emerse e alla convalida dei dati inseriti. Obiettivo della terza fase - conclude il tecnico della società commissionaria - la pubblicazione on line del sistema informativo del demanio marittimo con la diffusione di un software ad accesso libero. Che permetterà a tutti i cittadini del Lazio di rendersi conto della situazione delle spiagge». «Abbiamo dato vita a un progetto innovativo e diretto al futuro - dice Ersilia Moffeo, dirigente regionale dell’area sviluppo dell’impresa turistica -.

Nell’ottica del federalismo demaniale si è aperto uno scenario nuovo in favore della collettività, che potrà avere una visione chiara sullo stato dell’arenile, conoscendo il numero di stabilimenti, le autorizzazioni, fino alle tariffe.

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