da Milano
Improvvisamente ieri si è aperto un fronte di polemiche sulle dimissioni del presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta, dal consiglio di amministrazione dellAlitalia. Il manager francese ha precisato di aver concordato con il nostro ministero dellEconomia i tempi della sua uscita dal cda Alitalia, avvenuta il 17 gennaio; dimissioni che egli aveva deciso di rassegnare già «allinizio di dicembre», dopo lannuncio del governo «di voler avviare la gara per la privatizzazione», per «ragioni evidenti».
Spinetta ha raccontato che informò prontamente il vertice della compagnia italiana e il Tesoro, e che questo gli chiese di posticipare la formalizzazione della decisione per consentire di «completare una valutazione giuridica sulle conseguenze». Ma il Tesoro nella serata di ieri ha smentito il manager francese, sostenendo che le dimissioni «sono state comunicate al Tesoro solo la sera precedente», vale a dire il 16 gennaio.
Il 13 gennaio Cimoli dà il via libera a Spinetta, chiedendogli di dimettersi «il più rapidamente possibile». Spinetta verifica che ci sia laccordo del Tesoro, quindi si dimette nella prima mattina di mercoledì 17 gennaio, dopo aver anticipato alla vigilia la sua lettera agli interlocutori italiani. La notizia viene subito diffusa. Riepilogando: allinizio di dicembre Spinetta decide di dimettersi, ha lok il 13 gennaio, annuncia le dimissioni il 16 e se ne va il 17. E quel giorno Romano Prodi come reagisce? Cade dalle nuvole: «Sono sorpreso. Non ne sapevo nulla». Delle due luna: o sapeva o non sapeva. Se sapeva, ha detto una bugia; se non sapeva, il suo collega Padoa-Schioppa lha tenuto alloscuro per più di un mese su di una notizia della massima importanza per lAlitalia, fortemente «sensibile», che quel giorno ha spinto del 2,12% il titolo in Borsa e che ha comportato la necessità di ricostituire il cda.
E proprio qui si apre un diverso capitolo. Se il Tesoro sapeva delle dimissioni di Spinetta, le quasi-contestuali dimissioni del consigliere Checchia (espressione dello stesso Tesoro) spiegano quella necessità di valutare le «conseguenze giuridiche» dellatto di Spinetta, che ha fatto decadere lintero cda. Ma «fonti del Tesoro» hanno precisato che le dimissione di Spinetta, «sono state comunicate al Tesoro solo la sera precedente», vale a dire il 16 gennaio. «Sono state comunicate» non vuol dire che il Tesoro non sapesse, ma ha ugualmente il sapore di una smentita, obliqua perchè affidata a «una fonte» e non a una nota ufficiale. Insomma, un pasticcio.
Le dimissioni di Spinetta suscitarono due reazioni a caldo: si pensò alla naturale premessa per un interesse di Air France allAlitalia, ma qualcuno osservò che potevano essere lespressione di una rottura profonda, spingendosi ad argomentare che il presidente di Air France aveva deciso di andarsene per non mettere la sua firma sotto al bilancio 2006 dellAlitalia, che è atteso molto peggiore delle previsioni. LAlitalia non ha «nè confermato nè smentito» che il rosso del 2006 sia di 400 milioni di euro, quando il piano industriale aveva invece previsto il ritorno allutile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.