Uno sponsor per far risalire gli assessori sulle auto blu

Quindici vetture offerte in comodato d’uso gratuito

Uno sponsor per far risalire gli assessori sulle auto blu

Addio alle auto blu, ma arrivano 15 Bmw nere. E non è l’unica azienda che si è fatta avanti per scorrazzare gratis gli assessori in giro per la città, ultima in ordine di tempo la Peugeot. Macchine «sponsorizzate» offerte in comodato d’uso al Comune a costo zero: il risparmio è assicurato e il sindaco potrà fare a meno di ascoltare le proteste della giunta, rimasta «a piedi» dopo il taglio di 250mila euro per il noleggio delle auto di servizio: il consiglio comunale a gennaio ha votato a maggioranza l’emendamento proposto dal capogruppo della Lega Matteo Salvini, che ha azzerato le 38 auto (Alfa 159 e Stilo) usate da assessori e dirigenti. Restituite alla società di noleggio, da fine gennaio per gli spostamenti di servizio si è passati alle Punto bianche, che già facevano parte del parco macchine del Comune. Gli autisti sono a disposizione solo dalle 8 alle 19 e per motivi d’ufficio. Il facility management sta mettendo a punto la delibera per far partire un gigantesco car-sharing, con 250 auto in condivisione per tecnici e dirigenti, da prenotare attraverso un call center. Ma gli sponsor risolveranno almeno il capitolo assessori, che torneranno ad avere la propria auto personale senza pesare sulle tasche dei cittadini. «Così - concorda l’assessore ai Servizi produttivi Tiziana Maiolo, che in questo periodo alterna la Punto di servizio con gli spostamenti fai-da-te a bordo della sua Smart - otteniamo comunque il risultato di risparmiare le spese di noleggio, come chiedeva l’emendamento, ma possiamo contare su un servizio che non è un privilegio ma utile, perché dobbiamo spostarci molte volte durante la giornata». L’assessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli di «sponsor» un po’ particolari ne aveva già trovati: non solo Padre Clemente le aveva offerto un volontario per accompagnarla in caso di bisogno, ma anche un pensionato che frequenta i centri anziani del Comune le ha scritto una mail: «Ho un’auto confortevole e tanto tempo libero, se avesse bisogno sono a disposizione». Offerte di cui la Moioli ha potuto fare a meno, e se ora arriveranno le macchine gratis ammette che «mi sentirò più serena, sicura e potrò svolgere un servizio migliore per la città». Ma ammette: «Non disdegno i mezzi pubblici, è un modo per vivere di più la città. Il problema è che perdo un’ora di lavoro al giorno».


Il «regalo» delle case automobilistiche farà respirare anche i nove consigli di zona: dopo il taglio - e in attesa che parta il car sharing - hanno dovuto restituire 4 macchine di servizio per metterle a disposizione di assessori e dirigenti. Così, ad esempio la zona 4 si ritrova a condividere l’auto con la 6, la 8 e la 9. Conseguenza: per il trasporto di posta, materiale per le feste di carnevale o per i centri anziani, bisogna mettersi in coda.

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